Visita al Museo Storico Alfa Romeo – Arese

Una delle molte tappe che sicuramente mi mancavano, da appassionato nei miei “pellegrinaggi” nel mondo del motorsport, era sicuramente il Museo Storico dell’Alfa Romeo, ad Arese.
A dire il vero, un po’ me ne sono sempre vergognato: abitando a Milano  e non averne mai approfittato, mi ha sempre “destabilizzato”.

L’occasione si è proposta sabato 17 giugno: una volta accompagnata la fidanzata al vicino centro commerciale (che, tra l’altro, sorge proprio sull’area dove venivano costruite le vetture del biscione, dalla mitica Giulia in poi), intorno alle 15.30 mi sono recato al Museo, dove, a partire dalle ore 16.00, è iniziata la visita guidata dei vari settori tematici nei quali è stato suddiviso.

Un interessante percorso itinerante, disposto su più livelli distinti e composto prevalentemente da tre argomentazioni chiave: lo spazio dedicato alla “Bellezza”, quello alla “Timeline” e l’ultimo relativo alla “Velocità”.

Nella prima sezione, quella dedicata alla “Bellezza”, si possono apprezzare moltissime vetture disegnate dai più importanti “carrozzieri” italiani, quali Bertone, Zagato, Giugiaro, Pininfarina, De Silva.
Le automobili presenti e facenti parte di questa categoria riassumono l’estro e la genialità dei loro disegnatori, abbinando queste peculiarità alla fantastica manifattura e talento dei battilastra che hanno realizzato e dato vita ai progetti su carta.
Alcuni esemplari esposti sono dei veri e propri prototipi, che, purtroppo, non hanno avuto seguito nella produzione di serie, ma sono rimasti solo ed esclusivamente dei fantastici esercizi di stile.
Nella parte iniziale del museo sono esposti anche alcuni motori aeronautici che la casa milanese realizzava nei primi decenni del ‘900.

Ricca di modelli e di storia è anche la parte denominata “Timeline”: in questa sezione, viene riassunta la storia della casa del Biscione, nata come A.L.F.A. Milano, diventata poi Alfa Romeo – Milano, e infine, dal 1972 ad oggi, semplicemente Alfa Romeo.
Si passa dai primissimi esemplari costruiti, ad inizio del secolo scorso, direttamente derivati dalle carrozze a cavalli, fino alle auto dell’ultimo decennio, passando per le automobili immediatamente successive il secondo conflitto mondiale e quelle della ripresa economica, che hanno fatto grande la storia del marchio.
Interessante vedere i cambiamenti e le evoluzioni di stile avvenuti nel corso degli anni, sensazioni possibili grazie ai due ampi saloni, disposti su due piani sfalsati, che contengono le circa venti vetture, una accostata all’altra, che danno la possibilità di essere apprezzate in una sorta di macchina del tempo.

Ultimo “argomento” tanto caro al marchio è sicuramente quello relativo alla “Velocità”.
Uno slogan di qualche anno fa recitava infatti “Alfa Romeo, cuore sportivo”: e come non dargli atto.
In questo settore sono presenti alcuni dei moltissimi modelli che hanno fatto grande il nome dell’Alfa nelle competizioni: si passa dalle vetture pionieristiche da Gran Prix utilizzate e portate alla vittoria, a cavallo delle due guerre, dai vari Tazio Nuvolari, Giuseppe Campari, Enzo Ferrari, passando per quelle campioni del mondo nei primi anni della Formula Uno con Nino Farina e Juan Manuel Fangio, fino ad arrivare alle turismo Giulia GTA e Sport Prototipo 33 TT12 e 33 SC12 usate nelle corse in salita e di durata  dai vari Arturo Merzario, Vittorio Brambilla e Jacques Laffite, per poi terminare con i modelli 155 DTM di Nicola Larini e 156 WTCC di  Fabrizio Giovanardi.
Gradita anche la presenza di un modello tra gli ultimi che han preso parte al Campionato del Mondo di Formula Uno, nei primi anni ’80, con Bruno Giacomelli e Mario Andretti, affiancato da una splendida Lola Alfa Romeo impiegata nel Campionato di Formula Indy nel 1990 e 1991.

In conclusione, un altro esempio di patrimonio nazionale, che, attraverso la “linea del tempo” virtuale volutamente creata, fa ripercorrere ai visitatori la storia del mitico marchio del Biscione, i quali possono apprezzare, grazie anche alla competenza e alle spiegazioni delle guide, la moltitudine di veicoli e la diversificazione subita nel corso degli anni.

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