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Il casco

Un’altra mia grande passione riguarda i caschi.

Mi trovo, spessissimo, a guardare su riviste o in rete foto di piloti, in particolar modo quelli di Formula Uno degli anni settanta, ottanta e novanta, ed osservare attentamente le livree e i colori scelti per dipingere i loro copricapi. Tra quelli più emblematici e caratteristici, a mio modo di vedere, ci sono quelli di Gilles Villeneuve, Ayrton Senna, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher, Riccardo Patrese, solo per citarne alcuni.
Caschi riconoscibili in mezzo ad altri cento, grazie alle grafiche chiare, costituite da colori pastello e linee nette.

A mio modo di vedere, il casco è l’elemento distintivo di ogni pilota, il suo biglietto da visita, l’elmo del guerriero, e deve necessariamente essere originale, proprio, diverso dagli altri, riconducibile solo ed esclusivamente a chi lo indossa, emblematico.
Quasi tutti i piloti citati sopra, così come moltissimi altri loro colleghi del passato, hanno scelto una determinata colorazione che li rappresentasse e l’hanno mantenuta per tutta la loro carriera, come una bandiera, un vessillo legato a doppio filo al loro nome e cognome.
Oggigiorno, purtroppo, si è persa questa tradizione: si vedono, infatti, calotte completamente variopinte con grafiche confuse, dalle linee astratte e colorazioni improbabili, spesso dettate dal patrocinatore.

La gestazione per la creazione del mio casco è stata molto lunga ed è durata anni.
Durante i primissimi periodi nei quali mi sono approcciato all’automobilismo sportivo, ho iniziato a meditare su quale modello di elmetto scegliere: non uno qualsiasi, ma uno dalla forma che mi esaltasse, che mi ricordasse le gesta dei piloti di qualche anno fa.
Ho quindi optato per il modello XFM1 Classic, che l’azienda americana Bell aveva riproposto in quel periodo, replica con gli aggiornamenti di sicurezza odierni dei caschi utilizzati dalla metà degli anni ottanta ai primi anni novanta da molti piloti di Formula Uno.
Dal disegno pulito, con la sua apertura frontale rastremata, incarna, nel mio immaginario, l’emblema del pilota “cavaliere del rischio” di quegli anni.

Dal 2014, anno in cui ho iniziato a correre, fino alla fine del 2020, ho mantenuto il casco vergine, adottando solo una fascia parasole sulla visiera e disegnando, con dei nastri colorati, una bozza di quello che sarebbe diventato poi il motivo principale della livrea.

 

Ad inizio 2021, avendo abbandonato l’idea di realizzare la grafica sfruttando le tinte del tricolore italiano, ho optato per il colore blu, il mio preferito, con bordatura rossa, alternando il tutto al bianco originale della calotta: entrambe le tinte sono state scelte in tonalità scura, nel tentativo di donare al casco una veste sportiva e, allo stesso tempo, elegante, avvicinandomi il più possibile ai colori usati da Nigel Mansell nel corso della sua carriera.

 

Il disegno posteriore, che si sviluppa verso il basso, era già stato abbozzato qualche anno fa sui disegni di prova che effettuavo, nella continua ricerca del motivo definitivo.
Ad esso, ho “incrociato” altre fasce orizzontali, due delle quali si “spezzano” verso il basso, proseguendo verso la parte anteriore, contornate da filetti bianchi e rosso porpora.

 

Per la parte superiore della calotta, dove, in un primo momento, era prevista una grafica che riconducesse alla bandiera a scacchi, ho optato successivamente per un disegno del tutto originale, ispiratomi, di getto, dalla trama del copripiumino del mio letto: ho fatto quindi aerografare questa porzione in modo asimmetrico, con una metà completamente blu e, l’altra metà, a righe irregolari bianche e blu, quasi copiando, involontariamente, la sequenza di un codice a barre.

 

Molto soddisfatto del risultato finale, considerandolo degno delle grafiche anni ottanta e prima metà dei novanta, ho utilizzato il casco, durante le manifestazioni a cui ho preso parte nel 2021, con la sola fascia parasole blu che già avevo adottato negli anni precedenti.

 

Per la stagione 2022, invece, ho sostituito la stessa con una bianca, arrecante la scritta e i loghi “Peugeot Sport”. Nella parte inferiore della fascia trasparente di policarbonato ho aggiunto il logo con la scritta bianca che rimanda al mio sito internet.
Sopra la visiera, nella parte frontale, ho aggiunto un adesivo della A2P Arredamenti, mio sponsor, mentre, ai lati del casco, il logo della EFFELLE Motorsport e quello del 106Rallye Club Italia, oltre al mio nome e cognome nella parte inferiore.

 

Ricerca sponsor – Stagione 2021

Dopo un anno difficile a causa della pandemia che non vuole abbandonarci, per la stagione agonistica 2021 la speranza e la volontà son quelle di fare il pieno di 100 ottani alla mia Peugeot 106 Rallye e di riaccendere il motore!

L’obiettivo è quello di effettuare alcune gare del Campionato Italiano Velocità Montagna e del Trofeo Italiano Velocità Montagna.

Per agevolarmi un pochino il compito ed aiutarmi nelle spese, sono alla ricerca di sponsor.

Allego una locandina nella quale sono elencati i vantaggi per i patrocinatori.

I miei recapiti sono:

Cellulare: 340.1400783
Email: maurimagricorse@gmail.com
Email: info@mauriziomagri.it

 

Quale auto…???

Spesso mi capita di fermarmi a pensare e fare un salto indietro con la memoria, in una sorta di macchina del tempo virtuale: improvvisamente mi rivedo diciottenne, quando smaniavo in attesa dell’automobile, nuova o usata che fosse, e intanto mi impegnavo a tempo pieno per conseguire la patente di guida, tralasciando i compiti a casa o lo studio dell’ultimo anno di istituto tecnico.
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Ciao Albi…

Ciao Albi…

Ho impiegato qualche giorno prima di iniziare a scrivere queste righe, giorni necessari a realizzare e concretizzare quanto successo.
Già, a rendermi conto che, purtroppo, non ci sei più.

Quando mi è stata data la notizia, quella maledetta domenica mattina 28 gennaio, stentavo a crederci; non mi capacitavo del fatto che questa cosa fosse potuta succedere proprio a te.
Fino al giorno delle esequie, il 3 febbraio, mi aspettavo di ricevere notizie da te, mi aspettavo un tuo intervento, del tipo “ci siete cascati, eh?! Vi ho coglionati tutti!!! Vi ho fatto proprio un bello scherzo!!!”.
E invece, solo quando ti ho visto arrivare, sul piazzale della chiesa, a bordo di una vettura che non ti apparteneva, tra due ali di persone e di auto, come quelle che tu amavi tanto, purtroppo ho realizzato che era tutto vero.

Quanta gente Albi, ancora una volta sei stato capace di coordinare ed organizzare, come tu solo sapevi fare, un sacco di persone.
Un sacco di amici, parenti, conoscenti, soci, tutti accorsi dai posti più disparati per renderti omaggio, per portarti l’ultimo abbraccio, l’ultimo saluto.

Sai Albi che ho fatto quasi 600 chilometri in un giorno per venire a trovarti? Proprio io, maniaco dei chilometri, sempre attento a non “buttarne su” tanti sulle mie macchine.
Ricordi quanto mi prendevi in giro per questa cosa? “Usale ‘ste macchine, se no fanno le ragnatele”.
E poi ci facevamo una sana risata e ci scherzavamo sopra.
Questa volta non ho assolutamente badato ai chilometri, li ho fatti senza pensarci, fossero stati anche 6000.

“AlbyGinestra”, io ti ho conosciuto così: circa una decina di anni fa, sul forum del RallyeSportClub, dove leggevo con attenzione le recensioni e i commenti che scrivevi, solo successivamente, circa cinque anni fa, di persona, in una fredda domenica di metà marzo, a Varano de’ Melegari.

Pur avendo tre anni in più di te, ti ho sempre visto come un mentore, una persona a cui chiedere consigli e poi stare in religioso silenzio ad ascoltare, come un bambino di prima elementare vede “i più grandi” di quinta.
Proprio in questo modo, ho sempre cercato di avvicinarmi a te con rispetto, per ottenere il tuo rispetto, la tua considerazione.
Per me eri un punto di riferimento: ricordo quando chiacchieravamo delle nostre amate Peugeot 106, quando ti chiedevo consigli e delucidazioni.
Oppure, ancora, quando cercavo di carpire da te informazioni sulle Lancia Delta, tuo grande amore e mio grande sogno: i sedili, gli interni, le versioni speciali.

Ho sempre desiderato possedere una di queste vetture, ho sempre sognato, il giorno in cui avessi avuto la fortuna e la possibilità di acquistarne una, di rivolgermi a te, di andare assieme a vederla, in modo da essere accompagnato da un amico, un vero esperto, una persona con l’occhio attento, vigile e critico.
Purtroppo non abbiamo fatto in tempo, caro amico.

Son sicuro, però, che dove ti trovi ora, stai bene. E sono altrettanto certo che starai già contrattando per recuperare qualche mezzo unico, magari un po’ malconcio, da riportare nelle condizioni eccelse e di originalità come solo tu sapevi fare, trasformandolo in esemplare unico.
Unico come le Peugeot 106 che hai “riportato in vita”, unico come la tua stupenda e tanto amata “Titti”, la bellissima Lancia Delta giallo ginestra.
Son sicuro che i tuoi genitori riusciranno a conservare questo tuo gioiello come solo tu sapevi fare, a conservare tutte le tue cose, a portare avanti i tuoi progetti, fino a realizzarli.

Ora, caro amico, è arrivato il momento di salutarti.
Non un “addio”, ma un “arrivederci”.

Ciao Alberto.

www.106rallye.it – Dalle origini ai successivi sviluppi

Come già anticipato e raccontato in altre occasioni, ho l’onore di far parte di uno spettacolare gruppo di amici, prima ancora che di appassionati.
Questo gruppo risponde al nome di http://www.106rallye.it

Nato ufficialmente all’inizio del 2017, in realtà il “106rallye.it” getta le sue basi un po’ più indietro, quando, circa tre anni prima, un gruppo di proprietari di Peugeot 106, nelle versioni più spinte, ha avuto la possibilità ed il piacere di organizzare, grazie alla collaborazione della rivista Automobilismo d’Epoca, uno splendido servizio in occasione dei vent’anni dalla nascita della vetturetta francese.

Questa giornata di maggio 2014 è un po’ considerata come la “pietra miliare” del neonato gruppo, l’occasione che ha fatto nascere l’idea di dare un seguito concreto a questa passione e, soprattutto, di raccogliere e raggruppare nuovi e vecchi appassionati e dar loro un “contenitore”, un’identità ben precisa.

Grazie anche al supporto e ai consigli del Registro Storico Peugeot, nella figura di Fabrizio Taiana, ci si è quindi messi al lavoro e, nei primissimi mesi di quest’anno, è stato acquistato il dominio   http://www.106rallye.it   ed  è iniziato il lavoro sul sito internet, ancora in fase di sviluppo.
Una delle idee, tra le tante, è quella di riuscire a censire il maggior numero possibile di vetturette sul territorio nazionale, distinguendole per modello e motorizzazione.

Contestualmente, sono state aperte una pagina Facebook https://www.facebook.com/106Rallye.it/ e una Instagram  https://www.instagram.com/106rallye.it/  , che vengono costantemente aggiornate; è stato inoltre creato un gruppo Whatsapp, in continua espansione, che serve come strumento per richieste e suggerimenti di carattere tecnico e meccanico, oltre che come veicolo per organizzare eventi e manifestazioni.

Proprio relativamente a quest’ultimo tema, il gruppo vanta al suo attivo già diversi incontri, alcuni realizzati in modo indipendente (raduni dinamici e giornate in compagnia), altri invece in occasione di manifestazioni organizzate da terzi, alle quali è stata richiesta e gradita la presenza di “106rallye.it”.

Un’importante vetrina è stata quella offerta da Franco Bobbiese e dal suo programma Paddock – Bobb Gear Edition: per ben due volte è stata data la possibilità di portare alcune vetture direttamente negli studi televisivi nei quali si svolge la trasmissione e poterne parlare e descriverne le peculiarità. Queste due date hanno sicuramente regalato un’ottima visibilità al gruppo e ne hanno aumentato la popolarità.

Oltre all’iniziale servizio sulla rivista Automobilismo d’Epoca, che ha appunto dato il via all’avventura, sono state intraprese altre iniziative che hanno dato seguito ad altre pubblicazioni, sia sulla medesima rivista, sia su quella ufficiale del Registro Storico Peugeot.
Si possono trovare tutti i resoconti relativi a queste atttività sulla sezione “TV, RIVISTE, MEDIA & PUBBLICITA'” su questo sito.

Di recente il gruppo si sta muovendo dal punto di vista dei gadget personalizzati: sono state infatti realizzate delle polo, arrecanti il logo “societario”, nonchè degli adesivi che si possono appiccicare sulle proprie vetture, in modo da pubblicizzare maggiormente  http://www.106rallye.it

Da appassionati ed amanti delle vetture, in particolar modo per quelle più grintose e sportive, la “porta” del gruppo   http://www.106rallye.it  è chiaramente sempre “aperta” a tutti i modelli più “pepati” della casa del Leone Rampante, tutti assolutamente benvenuti: quindi, non solo di derivazione 106, ma anche 205, 309 e 306.

L’obiettivo del gruppo è quello di crescere continuamente e costantemente, poter fare nuovi “proseliti”, siano essi già proprietari o, perchè no, futuri tali, stare assieme e scambiare importanti opinioni e nozioni tecniche, su come riparare o restaurare le proprie vetture e, chissà mai, un giorno, poter essere riconosciuti come Gruppo Ufficiale Peugeot 106 italiano.

Chi sono

Sono Maurizio Magri e nasco a Milano il 28 novembre 1983.
Fin da piccolo ho sempre nutrito la passione per tutto ciò che avesse delle ruote, nella fattispecie quattro e un motore a scoppio.
 I miei genitori e i miei nonni mi hanno spesso raccontato che, tra i miei primi discorsi e frasi di senso compiuto, durante il periodo della prima infanzia, c’erano i nomi delle vetture che riconoscevo per strada durante le passeggiate con loro.
Dispongo di alcune fotografie, scattatemi da mio papà quando avevo sei mesi, che mi ritraggono aggrappato al volante della sua Opel Kadett di allora.

Ricordo come un sogno le scorribande per i locali di casa o nel cortile della cascina dei miei nonni con il triciclo, indossando un secchiello in testa a mo di casco, oppure con un’automobilina rossa (rigorosamente Ferrari!) a pedali e, successivamente, man mano che crescevo, con la moltitudine di biciclette  che ho avuto. Continua la lettura di Chi sono

Introduzione

Benvenuti a tutti i lettori di questa mia nuova idea!

Ho pensato alla realizzazione di questo sito internet per farmi conoscere meglio, per raccontarvi com’è nata la mia passione viscerale per l’automobilismo, specialmente quello sportivo, per illustrarvi lo sviluppo, passo passo, della mia vettura da corsa, per trasmettervi la cronaca delle gare o manifestazioni sportive a cui ho partecipato e per farvi conoscere l’altro veicolo di cui dispongo, stradale ma parecchio “pepato” e particolare.

Farò il tutto a puntate, in modo da non annoiarvi troppo, da incuriosirvi, da stuzzicarvi e da invitarvi a seguire costantemente il mio blog.

Con questa vetrina, spero di dar spazio, visibilità e trasmettere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro i quali mi hanno sostenuto in questa mia avventura motoristico-sportiva iniziata un paio d’anni fa, grazie anche al loro patrocinio, che mi ha permesso di prender parte ad alcune manifestazioni motoristiche.

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