Il fine settimana dell’8 e 9 marzo è coinciso con la consegna ufficiale della Lancia Delta HF Integrale 16v ultimata.
La vettura, adesso in condizioni pari al nuovo, è stata praticamente rivoltata come un calzino in ogni sua parte.
Esteticamente, ora si presenta con la carrozzeria intonsa ed immacolata nel suo Rosso Monza originale, senza l’ausilio di alettoni posticci o antenne radio sul tetto, i suoi particolari in nero opaco e i quattro cerchi originali restaurati.
Internamente, i sedili sono stati completamente rifoderati con tessuto Missoni ed alcantara nuovi, mentre le plastiche, il cruscotto ed altri particolari sono stati mutuati da una Lancia Delta GT in demolizione, che risultavano essere in ottime condizioni.
Finalmente, è giunto quindi il momento, appoggiate le ruote sull’asfalto, di girare la chiave per risvegliare il quattro cilindri Lampredi ed inserire la prima, in modo da saggiare di persona il frutto dei tanti sacrifici economici e delle numerosissime ore di manodopera impiegate dai ragazzi della BossAuto.
La “voce” della Delta si riconosce subito, con il brontolio che proviene dall’unica uscita tagliata “a fetta di salame” con diametro settanta millimetri, sulla destra, come si conviene sulle Gruppo A che l’han fatta da padrona nel mondiale rally per svariate stagioni.
I primi millecinquecento-duemila chilometri sono serviti a fare il rodaggio al motore.
Terminato il primo periodo, con un regime di utilizzo entro e non oltre i tremila-tremilacinquecento giri, la vettura è tornata in officina, per il primo tagliando e per la mappa alla centralina definitiva.
I risultati, al ritorno dalla “bancata”, sono stati più che soddisfacenti, con una potenza massima finale decisamente più alta rispetto a quanto dichiarava mamma Lancia trentacinque anni fa, oltre ad un’erogazione più fluida e lineare, così da rendere più fruibile nell’utilizzo l’auto.
Crediti: foto di copertina ed ultima foto di proprietà di Emanuela Bianco
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