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“Io e la mia auto” – Storia della passione, amore e dedizione per la piccola Peugeot 106 Rallye di Andrea Bossuto

Andrea Bossuto, di Rivoli (TO), classe 1990, è forse il proprietario del maggior numero di Peugeot 106 su suolo nazionale.
Difatti, ne possiede ben otto.Quattro prima serie Rallye 1300cc, di cui tre stradali e una in allestimento Gruppo N, due smontate per uso ricambi, oltre a due 106 seconda serie Rallye 1600cc 8V.Un amore nato nell’ormai lontano 2005, quando il fratello maggiore ha acquistato la sua prima Peugeot 106: una Rallye 1.3 prima serie, bianca.

Per Andrea è stato amore a prima vista, da quel giorno in lui è scattato qualcosa che lo ha portato, a distanza di anni, a diventantare un vero e proprio esperto del modello, punto di riferimento anche per i numerosi amici e conoscenti, anch’essi proprietari, che si rivolgono a lui per piccole riparazioni, restauri, assistenza, consigli e suggerimenti.

Compiuti i 18 anni, ha pregato il fratello di vendergli la vettura, allora non completamente originale dal punto di vista meccanico.
A seguito poi di un incidente, che, fortunatamente, non ha compromesso in modo significativo la vettura, la Rallye è stata completamente smembrata e portata a telaio, per poi essere ricostruita e rimontata con ricambi assolutamente originali e di serie, proprio come appena uscita dal concessionario.
Un’operazione sicuramente azzardata per l’epoca, quando le 106 si trovavano ancora a poco, quando, appunto, sarebbe valsa la pena comprarne un’altra, non incidentata; ma Andrea voleva proprio quella, la sua prima auto, voleva aggiustarla, sistemarla, utilizzarla nuovamente.

Il lavoro di riassemblaggio, fatto da lui in casa a tempo perso, è durato più di un anno, comprese le ore in verniciatura, fatta fare a terzi, ed è terminato nel 2010.

Questa vettura è anche lo splendido esemplare comparso nel servizio e sulla copertina del numero di agosto 2014 di Automobilismo d’Epoca.

Un punto di riferimento, Andrea, lo è anche per il neonato 106Rallye.it Club Italia, costituito ad inizio 2020, ma, di fatto, attivo sotto forma di gruppo già da inizio 2017: Bossuto aiuta il direttivo ed organizza, assieme agli altri ragazzi, eventi, raduni, incontri ed è il “mentore” dal punto di vista tecnico e meccanico.

Dalla sua, anche l’esperienza fatta proprio nel campo meccanico e motoristico, suo lavoro quotidiano, oltre all’enorme passione e alla gavetta fatta personalmente, nel garage di casa sua, durante le numerosissime giornate, fine settimana e serate spese sdraiato sotto le amate 106.
 
Andrea, a questo proposito, è riuscito in un’altra grande impresa, quella di realizzare un altro suo grande sogno: avere un’attività tutta sua, far diventare la sua passione anche una professione.
Difatti, da quasi un annoha dato vita alla BossAuto, una vera e propria officina, dove viene svolta l’attività di vendita di ricambi auto, di consulenza e consigli utili alla manutenzione e dove Andrea può prendersi cura delle sue vetture e di tutte quelle che gli vengono consegnate da amici e clienti, siano esse bisognose di semplici tagliandi di routine, oppure debbano subire importanti e completi restauri, come la bellissima Peugeot 106 Rallye rossa prima serie dell’amico Raimondo.Proprio questa vettura è stata protagonista di un’operazione di ripristino totale, durato un anno, che l’ha vista letteralmente risorgere dalle condizioni disastrose in cui versava al momento del suo arrivo presso la BossAuto, fino a diventare uno splendido esemplare completamente rivisto.
Una storia curiosa quella di questa 106: Raimondo ha conosciuto 106Rallye.it grazie a due filmati su YouTube, nei quali alcuni membri del direttivo comparivano davanti alle telecamere della trasmissione “Bobb Gear”, dopo aver portato in studio alcuni esemplari di Peugeot 106 per descriverne le pecularità di ognuno. Il ragazzo, affascinato da quanto visto e ascoltato e dal mondo di questa piccola vettura, che fino ad allora non conosceva, si è messo alla ricerca di un esemplare, trovandone uno appunto in condizioni non propriamente eccelse.

Successivamente, ha contattato il direttivo di 106Rallye.it e, parlando assieme a Bossuto, si sono decise le modalità di “affido” dell’auto e di restauro.In conclusione, facendo nuovamente un accenno alla BossAuto, si può quindi sostenere che, da “semplice” attività svolta nel garage e nel cortile di casa solo ed esclusivamente per l’amore e la passione nutriti per queste vetture, si sta arrivando ad un vero e proprio lavoro a tempo pieno: l’officina, ancora in allestimento, dispone già di due ponti per il sollevamento delle auto, di “caprette” per il sollevamento dei motori, di una sabbiatrice per le operazioni di sverniciatura profonda, di una spianatrice per le testate, di un sistema di diagnosi, di un trapano a colonna, di mole, di una pressa idraulica, di saldatrici e di tutta una serie di attrezzature tipiche per lo svolgimento di questo tipo di attività.
 
Altra grande passione, ovviamente, sono i rally. Al compimento dei 18 anni, non appena conseguita la patente di guida, Bossuto provvede immediatamente anche a fare la licenza, prima da navigatore (ruolo del suo iniziale debutto), poi anche da conduttore.

All’attivo, vanta oltre 30 gare.
All’inizio, Andrea debutta appunto sul sedile di destra, neanche a dirlo su una Peugeot 106 Rallye presa in affitto da un noleggiatore della zona, auto che corre ancora attualmente.
Successivamente, assieme al fratello, inizia a prepararsi “in casa” due vetture, in base ai regolamenti Gruppo A e Gruppo N, per poterle poi utilizzare e prendere parte a rally con lui, con la sua ragazza e con amici, per poi seguirle e gestirle in prima persona.
 
Questa competenza di carattere meccanico-sportivo viene anche trasferita su alcune auto di proprietà e di amici, andando, talvolta, ad apportare migliorie in termini di rendimento e di sicurezza alle vetturette del Leone Rampante, soprattutto su quelle prima serie, come l’adozione dell’impianto frenante a quattro dischi, oppure la sostituzione del propulsore con quello di cubatura maggiorata 1600cc.
Tornando al “motivo” iniziale che muove Andrea, da sempre, nelle sue scelte di vita professionale, c’è sempre “l’attrazione fatale” per queste macchine: come lui stesso ama raccontare, “è bello andare alla ricerca di automobili finite (nel senso di sfruttate fino alla fine, pronte ad esalare l’ultimo respiro) e farle rinascere, portarle a nuovo, come mamma Peugeot le ha fatte, piuttosto che trovarne di già fatte, pronte all’uso. Il gusto sta proprio nel portarle a casa, quasi irriconoscibili, smontarle tutte, reperirne i pezzi originali mancanti, sistemarne la meccanica, la carrozzeria, gli interni, apportando un restauro più o meno profondo, a seconda delle condizioni di ritrovamento della vettura. Il bello è la strada percorsa e la fatica fatta, per poi ottenere il risultato finale”.In conclusione, ad Andrea è stato chiesto se, arrivato a otto vetture Peugeot 106, si senta appagato, abbia raggiunto il suo “obiettivo” o manchi all’appello ancora qualche auto, prima di ritenersi completamente soddisfatto: “l’obiettivo è quasi completato, inizialmente il desiderio era quello di avere una Peugeot 106 Rallye prima serie per ogni colorazione (bianco, rosso e nero), e ci sono quasi riuscito. Mi manca la nera. L’auto preferita, tra quelle in mio possesso, è sicuramente la mia prima, la Peugeot 106 Rallye bianca,  completamente restaurata ed originale. E’ anche quella che, attualmente, uso meno e cerco di conservare e preservare il più possibile”.
Alla domanda “desidereresti completare la tua collezione con una versione 16 valvole del modello?”, Bossuto risponde deciso “no, al momento la versione a 16 valvole non rientra nei miei canoni, sono fedele alle versioni ad 8. Sicuramente, invece, un modello che avrei sempre desiderato avere nel mio garage era una Peugeot 205 Rallye o GTI. Da qualche mese ho “provveduto” anche ad esaudire questo sogno, portando a casa una versione Rallye prima serie, andando ad acquistarla fino in Calabria.
 

Una delle voci fuori dal coro in casa Bossuto, oltre alla Opel Corsa A Gsi e alla Renault Clio RS fase 1, è sicuramente la Renault 5 GT Turbo acquistata a Chivasso circa sei anni fa: anche su questa vettura, come sulla Peugeot 205 Rallye, Andrea sta provvedendo a “metter mano”, così da poterle riportare alle condizioni di originalità delle quali godevano non appena uscite dal concessionario qualche lustro fa.

Automobilismo d’Epoca – Matrimonio Alessandro e Silvia

Anche se un po’ datato, pubblico questo articolo che abbiamo fatto inserire nel numero di ottobre 2019 della nostra rivista di riferimento Automobilismo d’Epoca.

Il tutto, per omaggiare il nostro Presidente del 106Rallye.it Club Italia, Alessandro Cella, che è convolato a nozze con la sua “First Lady” Silvia Corradino.

Sabato 28 settembre i due ragazzi si sono promessi amore eterno e per noi è stato motivo di “festa nella festa”, partecipando numerosi con le nostre amate vetture, quasi come se si trattasse di un raduno.

Di seguito, il trafiletto relativo all’articolo:

Intervista a Donato Argese – 24 Dicembre 2019

Il periodo delle vacanze di Natale è sempre stato per me, in un certo qual modo, proficuo di idee: nel 2013, proprio la Vigilia di Natale, leggendo un numero della rivista Automobilismo d’Epoca, ho avuto la pensata, poi trasmessa e condivisa ai miei amici del futuro gruppo 106Rallye.it, di realizzare il servizio di maggio 2014, sulla medesima rivista, in occasione dei vent’anni del modello 106 Rallye.

Circa tre anni dopo, sempre nello stesso periodo e sempre assieme agli amici con cui condivido la passione automobilistica, abbiamo iniziato a gettare le basi per creare il nostro gruppo, nato ufficialmente a gennaio 2017 e presto club di modello per l’Italia.

Il 24 dicembre del 2019, invece, grazie alla segnalazione della mia socia Evelin, ho contattato Donato Argese, di Fasano (BR), per realizzare un’intervista virtuale al ragazzo pugliese molto attivo nell’ambito dell’automobilismo sportivo e legato a doppio filo al modello Peugeot 106.


Ciao Donato, presentati: dimmi chi sei, quando sei nato e dove abiti
Mi chiamo Donato Argese, sono nato e vivo a Fasano (BR) e sono del 1992.

Caspita, di Fasano: a Fasano fanno un’importante gara in salita, dove c’è sempre pieno di Racing Start, soprattutto Peugeot 106 (non resisto e lo interrompo subito)
E’ vero, hai ragione, la “Selva di Fasano”, io sono nato e cresciuto proprio qui. Ci sono sempre un sacco di iscritti e le 106 sono sempre tante!

Che lavoro fai Donato? Sei meccanico o pilota professionista, oppure sei solo un appassionato?
Sono un ragioniere e lavoro in un’autodemolizione. Ho iniziato a correre, per passione, nel 2011-2012: prima negli slalom, poi in salita e poi in pista, sempre e solo con la Peugeot 106 Rallye 1.3.
Personalmente, possiedo quattro auto da corsa, tutte 106 Rallye 1.3.

Come mai ti sei appassionato a questa vettura e quando?
A nove o dieci anni bazzicavo già l’officina di mio cugino, che è il mio preparatore attuale, ed ho iniziato ad avvicinarmi al modello, ho iniziato a rimanere affascinato da questa vettura, mi sono appassionato.
Piano piano inizio anche a metterci le mani.
Mi è capitato di provare anche altre vetture da corsa, sempre turismo, anche più performanti, ma sono sempre tornato sui miei passi, rimanendo fedele alla 106.
Amo questa vettura a trecentosessanta gradi, sia per i suoi pregi, sia per i suoi difetti: bisogna essere capaci di interpretare proprio questi ultimi, perchè proprio chi corre e riesce ad interpretare al meglio questa vettura, vince.
Conosco molti piloti che hanno iniziato a correre utilizzando proprio la 106 e, nel corso della loro carriera agonistica, sono passati di categoria, salendo di cilindrata, per poi tornare ad usare proprio la piccola 1.3.
Io, come già detto prima, corro per hobby, per passione, pur ottenendo anche importanti risultati, e, nel corso degli anni, ho creato una squadra corse, attorniandomi di amici e persone capaci dal punto di vista meccanico, che mi danno una mano all’interno di questo gruppo che si è pian piano formato.
Ormai conosciamo a memoria questa vettura e, oltre a quella che uso personalmente per correre, ne ho altre tre che metto a disposizione di chi vuole approcciarsi a questo mondo, essendo una vettura abbordabile anche economicamente e alla portata di tutti.
In questo modo, cerchiamo di avvicinare i giovani appena maggiorenni al motorsport, così da farli appassionare e magari distoglierli da altre tentazioni.

Complimenti Donato, davvero una bella iniziativa la tua, così da unire l’utile al dilettevole.
Tu segui le tue vetture in prima persona, sia dal punto di vista meccanico che logistico, o ti affidi a qualcuno?
Seguo personalmente le mie vetture, sia a livello meccanico (motore, cambio, ecc…), che a livello logistico, per gli spostamenti.
Mi faccio comunque aiutare da altri preparatori meccanici, elettronici e telaisti per le operazioni più complesse di messa a punto, ma posso dire che il novanta per cento delle operazioni sono svolte in autonomia dal sottoscritto.
Per raggiungere i “campi gara”, ho due vetture con le quali traino altrettanti rimorchi con le auto da corsa: mi accompagna sempre mio padre, al quale sono estremamente grato per l’enorme aiuto che mi dà in questa mia attività e passione.
Per la stagione 2020 stiamo definendo la partecipazione di una o due delle nostre vetture ad almeno tre o quattro gare del Trofeo Supercup, competizione che si svolge su più tappe in piste come Vallelunga, Adria, Magione, Varano.
L’obiettivo sicuramente non è quello di vincere la classifica assoluta, ma quello di partecipare a questa importante manifestazione, che ha un riscontro mediatico importante e si svolge su importanti circuiti nazionali ed internazionali, tentando di andare ad insidiare la classe 1300cc.

Parlami un po’ del “Trofeo del Levante”: com’è nato, quando è nato, che tipologia di vetture e piloti coinvolge?
Il “Trofeo del Levante” è nato dall’iniziativa di alcuni ragazzi pugliesi, “capitanati” da Ronni Guarini (che è anche un componente dell’Aci), guidati dalla Scuderia Epta Motorsport.
Dopo alcune riunioni nelle quali abbiamo discusso sulle modalità e le varie sfaccettature per poter riportare l’Autodromo del Levante di Binetto (BA) ai fasti di un tempo, ci siamo accordati per far partire questa nuova avventura e poter dare la possibilità a tutti di correre spendendo relativamente poco.
La prima edizione è stata, per così dire, di prova, senza titolazione; dal 2014 in poi, invece, il Trofeo è stato organizzato con l’ufficialità che ancor oggi mantiene, giunto ormai alla sua sesta edizione.
Ad ogni appuntamento, la manifestazione riscuote sempre maggior successo, richiamando moltissimi piloti, sia professionisti che non, che si sfidano in più gare, divise per classi e non in raggruppamento misto, che si svolgono tutte nel corso di un’unica giornata.

Ora non ti rubo altro tempo, considerando che è la Vigilia di Natale, hai appena terminato di lavorare e sei stato gentilissimo per aver concesso questa intervista.
Grazie ancora per la tua disponibilità, per la tua competenza, per la tua attività e progetti che, solo con la tanta passione che dimostri, si riescono a portare avanti!
A presto Donato!
Grazie a voi ragazzi, è stato davvero un piacere! Grazie per lo spazio che mi dedicate! A presto!

Automobilismo d’Epoca – Un weekend da Leone

Nuova pubblicazione sul numero di Luglio/Agosto 2019 di Automobilismo d’Epoca per il gruppo di “peugeottisti” che risponde al nome di http://www.106rallye.it

Questa volta, l’occasione è stata quella relativa al raduno, svoltosi su due giorni, andato in scena il 15 e 16 giugno 2019, ribattezzato “Un weekend da Leone”, per omaggiare il simbolo posto sulle calandre delle piccole vetturette francesi.

Di seguito, un’immagine della pagina:

Automobilismo d’Epoca – Automotoretrò 2019

Sul numero di Marzo 2019, ancora una volta la Redazione di Automobilismo d’Epoca ha omaggiato me e gli amici di 106Rallye.it con un piccolo resoconto relativo alla nostra partecipazione alla Fiera Automotoretrò di Febbraio 2019, svoltasi a Torino presso il Lingotto.
Come sempre, un ringraziamento alla rivista per darci spazio e far pubblicità al nostro gruppo, sempre maggiormente in crescita, in termini di “adepti” e di attività.

Di seguito, un’immagine della pagina:

Automobilismo d’Epoca – Pubblicazione donazione “La Fenice” al Museo Peugeot

Sempre con immenso piacere, possiamo leggere, sul numero di novembre di Automobilismo d’Epoca, un bellissimo resoconto relativo all’operazione fatta da me e dagli amici di  http://www.106rallye.it  riguardante l’acquisto, sistemazione e donazione della Peugeot 106 Rallye nera che fu del caro amico Alberto Schiavon, mancato quasi un anno fa.

Non avendo egli potuto, purtroppo, riacquistare la sua adorata “Fenice”, salvata dalla rottamazione qualche anno fa e restaurata completamente, abbiamo pensato di effettuare in gruppo questa iniziativa, grazie anche al supporto di molti amici che hanno contribuito economicamente alla riuscita.

Di seguito, la pagina con l’articolo:

Automobilismo d’Epoca – 4° Autoraduno Città di Sanremo

Resoconto della quarta edizione dell’Autoraduno Città di Sanremo, al quale, purtroppo, non ho potuto partecipare.

Di contro, però, ho collaborato con i miei soci di http://www.106rallye.it per la stesura dell’articolo che, ancora una volta, molto gentilmente, Automobilismo d’Epoca ci ha pubblicato, sul numero di luglio 2018.

Sempre un onore, per noi, comparire su una delle più importanti testate di settore, nonché un’ottima pubblicità per il nostro gruppo che, piano piano, sta crescendo di numero, sta riscuotendo sempre maggior interesse da parte dei numerosi appassionati su suolo nazionale e anche all’estero.

Di seguito, un’immagine del trafiletto riguardante l’articolo.

Buona lettura!

AUTOMOBILISMO D’EPOCA – CIAO ALBERTO

Un ringraziamento particolare e di cuore va, ancora una volta, alla redazione di Automobilismo d’Epoca (http://www.automobilismodepoca.it ).
In questa occasione, il motivo della pubblicazione è stato davvero triste, ovvero la perdita prematura di un caro amico: Alberto Schiavon.

L’omaggio degli amici, appassionati di motori e belle auto, è stato accolto e raccolto dalla rivista sul numero di marzo.

Grazie nuovamente a Francesco Pelizzari, caporedattore di Automobilismo d’Epoca, per l’articolo e per la vicinanza.

Un abbraccio grande alla famiglia del nostro amico e un caro saluto al gigante buono: Ciao Alberto.

AUTOMOBILISMO D’EPOCA – 2° Raduno 106Rallye.it “Brancaleone 2.0”

Nuovo raduno, nuova pubblicazione.
Ancora una volta, io e i miei amici di http://www.106rallye.it  abbiamo avuto il piacere di vedere le nostre vetture sull’importante rivista Automobilismo d’Epoca http://www.automobilismodepoca.it

L’occasione è stata quella relativa al secondo raduno organizzato da me e dai miei soci di http://www.106rallye.it , scherzosamente da noi ribattezzato “Brancaleone 2.0”, tenutosi domenica 1° ottobre in Emilia Romagna, tra i comuni di Carpi e Correggio.

La testata Automobilismo d’Epoca, nuovamente, ci ha dedicato uno spazio sul suo numero di novembre, del quale noi andiamo orgogliosi.

Un ringraziamento particolare, a nome mio e di tutto il gruppo 106rallye.it, al Caporedazione Francesco Pelizzari, con il quale ormai ho un filo diretto per quanto riguarda questo tipo di servizi e pubblicazioni.

Come anche in passato, siamo inoltre sicuri di una fattiva collaborazione anche per il prossimo futuro, qualora l’occasione si presenti.

Di seguito, un’immagine del paragrafo:

 

www.106rallye.it – Dalle origini ai successivi sviluppi

Come già anticipato e raccontato in altre occasioni, ho l’onore di far parte di uno spettacolare gruppo di amici, prima ancora che di appassionati.
Questo gruppo risponde al nome di http://www.106rallye.it

Nato ufficialmente all’inizio del 2017, in realtà il “106rallye.it” getta le sue basi un po’ più indietro, quando, circa tre anni prima, un gruppo di proprietari di Peugeot 106, nelle versioni più spinte, ha avuto la possibilità ed il piacere di organizzare, grazie alla collaborazione della rivista Automobilismo d’Epoca, uno splendido servizio in occasione dei vent’anni dalla nascita della vetturetta francese.

Questa giornata di maggio 2014 è un po’ considerata come la “pietra miliare” del neonato gruppo, l’occasione che ha fatto nascere l’idea di dare un seguito concreto a questa passione e, soprattutto, di raccogliere e raggruppare nuovi e vecchi appassionati e dar loro un “contenitore”, un’identità ben precisa.

Grazie anche al supporto e ai consigli del Registro Storico Peugeot, nella figura di Fabrizio Taiana, ci si è quindi messi al lavoro e, nei primissimi mesi di quest’anno, è stato acquistato il dominio   http://www.106rallye.it   ed  è iniziato il lavoro sul sito internet, ancora in fase di sviluppo.
Una delle idee, tra le tante, è quella di riuscire a censire il maggior numero possibile di vetturette sul territorio nazionale, distinguendole per modello e motorizzazione.

Contestualmente, sono state aperte una pagina Facebook https://www.facebook.com/106Rallye.it/ e una Instagram  https://www.instagram.com/106rallye.it/  , che vengono costantemente aggiornate; è stato inoltre creato un gruppo Whatsapp, in continua espansione, che serve come strumento per richieste e suggerimenti di carattere tecnico e meccanico, oltre che come veicolo per organizzare eventi e manifestazioni.

Proprio relativamente a quest’ultimo tema, il gruppo vanta al suo attivo già diversi incontri, alcuni realizzati in modo indipendente (raduni dinamici e giornate in compagnia), altri invece in occasione di manifestazioni organizzate da terzi, alle quali è stata richiesta e gradita la presenza di “106rallye.it”.

Un’importante vetrina è stata quella offerta da Franco Bobbiese e dal suo programma Paddock – Bobb Gear Edition: per ben due volte è stata data la possibilità di portare alcune vetture direttamente negli studi televisivi nei quali si svolge la trasmissione e poterne parlare e descriverne le peculiarità. Queste due date hanno sicuramente regalato un’ottima visibilità al gruppo e ne hanno aumentato la popolarità.

Oltre all’iniziale servizio sulla rivista Automobilismo d’Epoca, che ha appunto dato il via all’avventura, sono state intraprese altre iniziative che hanno dato seguito ad altre pubblicazioni, sia sulla medesima rivista, sia su quella ufficiale del Registro Storico Peugeot.
Si possono trovare tutti i resoconti relativi a queste atttività sulla sezione “TV, RIVISTE, MEDIA & PUBBLICITA'” su questo sito.

Di recente il gruppo si sta muovendo dal punto di vista dei gadget personalizzati: sono state infatti realizzate delle polo, arrecanti il logo “societario”, nonchè degli adesivi che si possono appiccicare sulle proprie vetture, in modo da pubblicizzare maggiormente  http://www.106rallye.it

Da appassionati ed amanti delle vetture, in particolar modo per quelle più grintose e sportive, la “porta” del gruppo   http://www.106rallye.it  è chiaramente sempre “aperta” a tutti i modelli più “pepati” della casa del Leone Rampante, tutti assolutamente benvenuti: quindi, non solo di derivazione 106, ma anche 205, 309 e 306.

L’obiettivo del gruppo è quello di crescere continuamente e costantemente, poter fare nuovi “proseliti”, siano essi già proprietari o, perchè no, futuri tali, stare assieme e scambiare importanti opinioni e nozioni tecniche, su come riparare o restaurare le proprie vetture e, chissà mai, un giorno, poter essere riconosciuti come Gruppo Ufficiale Peugeot 106 italiano.