Archivi categoria: La “regina” – Lancia Delta HF Integrale 16v

Rinnovamento interni e componenti (parte 2)

Un’altra parte importante di rinnovamento degli interni ha riguardato i sedili, il cielo e la moquette.

Di quest’ultima vi avevo già parlato parzialmente qui  http://www.mauriziomagri.it/?p=6876
Dopo averla rimossa dalla macchina ed averla rasata con una macchinetta tagliacapelli, per eliminare le parti più rovinate e sfilacciate, ho provveduto a darle una prima pulita con sgrassatore e idropulitrice.
Successivamente, l’ho affidata alle sapienti mani del mio amico Luca, che già aveva provveduto, in passato, a trattare e rinnovare la sua.
In un primo momento ha ricreato i punti mancanti, rovinati o segnati da bruciature di sigaretta, apportando nuovo materiale ove mancante. Successivamente l’ha ritinteggiata del suo colore originale, come usciva dalla fabbrica, così da riportarla alle condizioni il più possibile vicine a quelle di serie.

 

Nel frattempo, ho provveduto a far rifoderare con dell’alcantara e tessuti nuovi tutti i sedili, i pannelli porta e il cielo, così da riportare anche questi componenti alle condizioni pari al nuovo.
Operazione abbastanza onerosa economicamente, ma che, sicuramente, ripagherà poi alla vista e all’uso nel corso del tempo.

 

Le parti più difficili da reperire son state invece quelle che vanno a rivestire il bagagliaio: i due pannelli preformati laterali, ricoperti di moquette, e il fondo.
Dopo qualche ricerca, sono riuscito a trovare qualcosa a prezzo decente (altro grandissimo problema, quando si parla di Lancia Delta, i prezzi, appunto). Mi è bastato solo effettuare una profonda pulizia dei componenti.

 

Assieme ai pannelli preformati, ho trovato anche le due mensole reggi cappelliera, specifiche per Delta Integrale. Delle due, la destra aveva il supporto in plastica rotto, come la stragrande maggioranza di quelle “sopravvissute”. Con una tecnica imparata in ambito modellistico, ho ricreato il pezzo con colla cianoacrilica e bicarbonato.

 

Interventi pesanti hanno interessato anche le cinture di sicurezza e i relativi supporti ed agganci.
Partendo da questi ultimi, essendo parecchio sbiaditi dal sole, ho provveduto a smontarli, andando successivamente a verniciare i pulsanti di arancio.

 

Anche i supporti triangolari di fissaggio ai montanti sono stati rigenerati: dopo aver stuccato le crepe createsi nel corso del tempo, ho carteggiato il tutto e riverniciato di nero opaco.
Al termine del tutto, ho pulito ed igienizzato le cinture.

Rinnovamento interni e componenti (parte 1)

In attesa che le operazioni sulla scocca andassero avanti, durante l’inverno a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 ho approfittato per pulire e dettagliare una buona parte degli interni della mia Lancia Delta.

Ho iniziato con il ripristinare il cruscotto, mutuato da una Lancia Delta GT che era stata rottamata, in condizioni decisamente migliori rispetto a quello che montava la mia Integrale, solo ricoperto da un’importante coltre di polvere.
Dopo averlo pulito con un panno in microfibra e un detergente apposito non aggressivo, l’ho lasciato asciugare e poi trattato con dei prodotti specifici, utilizzati da chi svolge questa professione.
I risultati sono stati soddisfacenti fin da subito.

Le stesse procedure sono state riservate anche al portatarga posteriore in plastica nera, al quale sono poi state montate delle gemme per la luce di retromarcia e luci targa pulite e sbiancate.
Manca, come tocco finale, l’adozione di nuove viti in plastica, in sostituzione di quelle vecchie e cotte dalle intemperie.

Il passo successivo è stato quello di rimettere a nuovo le coperture in plastica dei montanti centrali: anche questi due particolari sono stati staccati dalla Delta GT, facendo attenzione a non romperli durante le operazioni di scollamento dalla vettura donatrice.
Al termine del trattamento, ho applicato i due stemmi Lancia, uno per coprimontante.

Nel frattempo, ho assemblato anche la calandra anteriore, composta dalla classica grigliatura in plastica nera (che ho acquistato in condizioni pari al nuovo), dalla mascherina cromata esterna e dalle due cornici rosse trapezoidali, emblematiche delle versioni integrali della Delta.
Il tutto è stato poi guarnito dal classico simbolo che riporta la dicitura “integrale HF 16v”.

Operazioni più laboriose e complicate sono state rivolte alla copertura del tunnel centrale, anch’essa prelevata dalla GT.
In buone condizioni generali, presentava, come la stragrande maggioranza di quelle in vendita, una rottura della similpelle in posizione posteriore, dov’è infulcrata la leva del freno a mano.
Questo strappo è stato riparato (o meglio, rattoppato) applicando un pezzo di similpelle, che avevo in casa, nella parte inferiore dello scatolato e andando a chiudere con della gomma liquida la frattura.
Il risultato estetico non è sicuramente dei più esaltanti, ma sicuramente migliore che vedere il componente con la rottura a vista.

Dopo aver acquistato in rete la plastica che ricopre la cinghia di distribuzione, trovata in buone condizioni ma usata, sono intervenuto nel tentativo di migliorarne l’aspetto estetico e riportarla, quanto più possibile, alle condizioni di originalità.
Ho iniziato con il carteggiarne le scalfitture e i graffi presenti, così da renderne più liscia la superficie, ed ho concluso il lavoro ricoprendo la plastica con una vernice nera opaca resistente alle alte temperature.

Prossimamente vi illustrerò le altre parti di lavori effettuati sugli interni.

Maledetta scocca

Nel corso delle settimane successive, complice anche la chiusura di alcune Regioni (tra cui la mia) imposta dal governo, mi sono dedicato a mettere in ordine i pezzi dell’abitacolo smontati e sparsi in tutti gli angoli del mio box.
Per molti di essi ho potuto scegliere tra due alternative, avendo parecchi ricambi in comune sia la Delta Integrale che la GT, così da preferire quelli in condizioni migliori e tenere la “seconda scelta” come scorta.

Ho provveduto inoltre ad acquistare alcuni prodotti per detergere le superfici di tutti i componenti e trattarli con la tecnica del “car detailing”, così da donare nuova vita agli stessi e riportarli alle condizioni di quando l’auto era nuova.

Altro lavoro importante riguarda la moquette del fondo abitacolo: il primo passo è stato quello di rasarla con la macchinetta tosa capelli, proprio come si fa con le pecore (effettivamente il colore attuale poco si discosta da un manto ovino). Questo mi ha permesso di eliminare tutte le parti sfilacciate e di renderla tutta uniforme, tranne in un punto, vicino al pedale della frizione, decisamente rovinato e che andrà ripristinato.
I passi successivi riguarderanno una profonda pulizia, con abbondante detergente e lancia ad alta pressione, e, una volta asciutta, una tinteggiatura di tutta la superficie con il colore originale.

Di seguito, alcune immagini della moquette (anche nel dettaglio) di prima, durante e dopo le operazioni di rasatura:

 

Nel contempo, ho ricevuto aggiornamenti circa lo “stato di salute” della mia Delta, affidata alle sapienti mani di Andrea (www.bossauto.it): purtroppo le notizie trasmessemi non sono state positive, in quanto, oltre ai problemi già evidenziati alla scocca, se ne sono aggiunti altri, che si traducono in numerose crepe alle basi dei montanti (nella zona anteriore dell’abitacolo), in prossimità della raccordatura con il tetto e nel vano motore.
Tutto questo implicherà pesanti e profondi lavori di saldatura e messa a punto della scocca, tutte operazioni da effettuarsi una volta posizionata su banco di riscontro.

Di seguito, alcune immagini della vettura in fase di smontaggio, dalle quali si possono vedere i danni alla scocca:

 

Da una prima verifica, anche il reparto propulsore non gode di ottima salute: oltre ad una mancanza di pressione olio sufficiente, probabilmente dovuta ad una pompa “stanca” e da sostituire, e alla turbina che “non spinge” esattamente come dovrebbe, si è riscontrata anche una carenza della pressione nelle singole camere di scoppio, quantificabile in circa un bar in meno a cilindro.

Di seguito, una foto del motore e alcune immagini della scocca, completamente denudata di tutti gli organi meccanici:

[…continua]

L’arrivo a casa

Dopo l’ultimo fine settimana tra le montagne camune, la Delta Integrale 16v ha preso la via di casa, destinazione il mio box.

Per i primi giorni l’ho ricoverata nel secondo box, quello singolo, di “servizio”, nel quale macchina e carrello sono entrati di misura e la serranda si è chiusa per due dita (letteralmente!!).

 

Qualche giorno dopo ho fatto cambio di alloggio, “relegando” (con un po’ di dispiacere, lo ammetto!) la Peugeot 106 Rallye che uso per correre in salita sul carrello e trasferendo la Delta nel box più grande, quello che io considero la mia “officina”, la mia seconda casa.

Qui, ho iniziato a svuotare l’auto degli interni, così da poterli catalogare, verificarne la bontà e poter agevolare nel compito di “alleggerimento vettura” Andrea (BossAuto  http://www.bossauto.it), al quale ho deciso di rivolgermi ed affidarmi per le operazioni di ripristino e restauro meccanico e di carrozzeria.

Nel frattempo, su segnalazione di Alessandro, sono andato a visionare un’altra Lancia Delta, in allestimento 1.6 GT i.e., destinata a fare da eventuale donatrice alla mia per quanto riguarda alcune componenti: difatti, le Delta prodotte sul finire della serie, anche nelle connotazioni più “civili”, venivano comunque impreziosite con particolari dell’allestimento comuni alle “sorelle più muscolose”, oltre, comunque, a condividere molte altre parti, come il cruscotto, pannelli porta e plastiche varie degli interni.

Anche in questa occasione, l’affare si è concluso e, qualche giorno dopo, mi sono impadronito anche della GT; Alessandro, ironizzando sull’operazione, ha sottolineato il fatto che mi sia portato a casa due Delta in meno di un mese, un record!

La mattina del 12 ottobre, di buon’ora, son partito alla volta della Brianza e ho ritirato la seconda Delta, dirigendomi poi direttamente a Rosta, in provincia di Torino, dove Andrea e gli amici mi attendevano, impazienti di darmi una mano a “cannibalizzare” la donatrice.
La sera, con un bel po’ di plastiche smontate dalla Delta, son ripartito verso casa.

 

Le due settimane successive mi son servite, nei ritagli di tempo, per finire di svuotare l’Integrale 16v.
I sedili e i pannelli porta sono stati affidati alle sapienti mani di Luca, il quale, con la collaborazione del suo tappezziere, provvederà a farli restaurare e rivestire, andando a sostituire i tessuti e l’alcantara ove sbiaditi, rovinati e strappati.

 

Nel fine settimana a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, invece, ultimo di libertà pre-seconda chiusura per Covid19, ho trasferito l’Integrale 16v a Rosta, alla BossAuto, così che Andrea potesse iniziare a controllarla, sia meccanicamente che di carrozzeria.

 

Dopo un primo esame superficiale, il quale non ha evidenziato vizi gravi, solo grazie ad un’analisi più attenta si è potuta constatare, purtroppo, una problematica importante alla scocca, la quale, tempo addietro, era stata raddrizzata, a seguito probabilmente di un’uscita di strada con conseguente probabile capottamento. Lo si è potuto notare dal montante anteriore lato passeggero, leggermente più basso di quello lato guida, e del profilo del tetto, più spiovente a sinistra rispetto a destra.
La notizia, arrivatami giovedì 5 novembre, mi ha abbastanza spiazzato, anche perché, fino a quel momento, avevo sempre riposto tutte le mie speranze e la mia fiducia proprio nella bontà del telaio.

Di seguito, alcune immagini che, ad un occhio attento, dimostrano la piega diversa del tetto a destra e a sinistra:

 

Un altro lavoro, sicuramente non preventivato, si è aggiunto così alla già lunga lista: la messa in dima, su piano di riscontro.
Con l’occasione, si procederà a rinforzare la scocca nelle zone più delicate, a prescindere dalla botta presa.

[continua…]

Amore a prima vista

Lancia Delta, in tutte le sue varianti e variabili, quanto si è detto, quanto si è scritto, quanto si è letto.
La vettura due volumi, nata come auto di famiglia, destinata poi, nel corso degli anni, attraverso le varie evoluzioni, a diventare un vero e proprio mito, sia tra gli amanti dei rally e delle corse, sia tra i collezionisti di tutto il mondo.
Ambitissima, ricercatissima, sicuramente sopravvalutata economicamente, quest’auto è il sogno nel cassetto di moltissimi appassionati. Continua la lettura di Amore a prima vista