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Lancia Delta Integrale 16v Scuderia del Grifone

Successivamente alla realizzazione dei due modelli di Lancia Delta Integrale 16v, rispettivamente nelle livree Martini e Fina (Jolly Club), la mia attenzione si è spostata su un’altra colorazione che ha contraddistinto per anni il modello, anche sulla scena del rallysmo mondiale: quella oro/nera, marchiata Esso, della genovese Scuderia del Grifone, nel dettaglio quella che ha corso con l’equipaggio Liatti-Tedeschini al Rally di Sanremo 1990.

Come per le due “sorelle” ultimate l’anno prima, anche per questa versione sono partito dalla buonissima base della Ixo-Altaya, riprodotta nella classica livrea rossa Martini, andata in scena in occasione (unica) del Rally di Sanremo del 1989.

 

Le modifiche apportate, agli interni ed esterni del modellino, sono state grosso modo le medesime delle precedenti.
Più nel dettaglio:

Esterni: apertura delle due finte botole di areazione sul tetto e realizzazione di botole aperte, realizzazione di tutte le aperture sul paraurti anteriore e aggiunta di una griglia, così da renderne maggiormente realistico l’effetto, realizzazione di due paraspruzzi posteriori con pellicola di plastica adesiva e fissaggio al paraurti posteriore, al posto di quelli esistenti in plastica rigida, allargamento foro tubo di scarico, colorazione carrozzeria nella classica tinta oro/nera ed applicazione finale delle decals, adozione di cerchi Montecarlo all’anteriore (grazie ancora una volta all’amico Danilo per questi particolari), con l’aggiunta dei classici “ventoloni”, mantenimento di cerchi Sanremo al posteriore, con colorazione dei dettagli quali il mozzo centrale e i dadi di fissaggio, sostituzione antenna sul tetto con una artigianale di mia creazione;

 

Interni: colorazione della strumentazione sul cruscotto, così da renderne maggiormente realistico l’effetto, colorazione interno scocca di grigio, colorazione parte anteriore dei sedili di grigio e applicazione alla parte posteriore di trama a simulazione del kevlar, colorazione estintori di colore grigio, realizzazione della batteria posta in abitacolo, realizzazione di cinture di sicurezza in stoffa rossa, colorazione pannelli porta ed applicazione della trama Missoni.

 

Curiosità: partendo dalla base “Martini Rosso del Sanremo ‘89”, ho mantenuto fede anche alla storia reale; difatti, la vettura usata dalla coppia Liatti-Tedeschini in occasione della gara ligure, è proprio la stessa utilizzata l’anno prima dall’equipaggio Biasion-Siviero, che ha messo il sigillo sul secondo titolo mondiale, alla prima uscita con la versione 16v della Delta.
Anche nella versione della Scuderia del Grifone, l’Integrale mantiene la mascherina nella colorazione nera, vista anche l’anno prima nella livrea “Martini Rosso”.

Terminato questo modello, ora mi manca solo da modificare un’Integrale 16v, nella classica colorazione Martini, usata da Kankkunen durante il Rally del Portogallo nel 1990: così facendo, avrei esposte praticamente quasi tutte le Delta Integrale 16v, nelle principali colorazioni ufficiali, dal 1989 al 1991.

Rinnovamento interni e componenti (parte 1)

In attesa che le operazioni sulla scocca andassero avanti, durante l’inverno a cavallo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 ho approfittato per pulire e dettagliare una buona parte degli interni della mia Lancia Delta.

Ho iniziato con il ripristinare il cruscotto, mutuato da una Lancia Delta GT che era stata rottamata, in condizioni decisamente migliori rispetto a quello che montava la mia Integrale, solo ricoperto da un’importante coltre di polvere.
Dopo averlo pulito con un panno in microfibra e un detergente apposito non aggressivo, l’ho lasciato asciugare e poi trattato con dei prodotti specifici, utilizzati da chi svolge questa professione.
I risultati sono stati soddisfacenti fin da subito.

Le stesse procedure sono state riservate anche al portatarga posteriore in plastica nera, al quale sono poi state montate delle gemme per la luce di retromarcia e luci targa pulite e sbiancate.
Manca, come tocco finale, l’adozione di nuove viti in plastica, in sostituzione di quelle vecchie e cotte dalle intemperie.

Il passo successivo è stato quello di rimettere a nuovo le coperture in plastica dei montanti centrali: anche questi due particolari sono stati staccati dalla Delta GT, facendo attenzione a non romperli durante le operazioni di scollamento dalla vettura donatrice.
Al termine del trattamento, ho applicato i due stemmi Lancia, uno per coprimontante.

Nel frattempo, ho assemblato anche la calandra anteriore, composta dalla classica grigliatura in plastica nera (che ho acquistato in condizioni pari al nuovo), dalla mascherina cromata esterna e dalle due cornici rosse trapezoidali, emblematiche delle versioni integrali della Delta.
Il tutto è stato poi guarnito dal classico simbolo che riporta la dicitura “integrale HF 16v”.

Operazioni più laboriose e complicate sono state rivolte alla copertura del tunnel centrale, anch’essa prelevata dalla GT.
In buone condizioni generali, presentava, come la stragrande maggioranza di quelle in vendita, una rottura della similpelle in posizione posteriore, dov’è infulcrata la leva del freno a mano.
Questo strappo è stato riparato (o meglio, rattoppato) applicando un pezzo di similpelle, che avevo in casa, nella parte inferiore dello scatolato e andando a chiudere con della gomma liquida la frattura.
Il risultato estetico non è sicuramente dei più esaltanti, ma sicuramente migliore che vedere il componente con la rottura a vista.

Dopo aver acquistato in rete la plastica che ricopre la cinghia di distribuzione, trovata in buone condizioni ma usata, sono intervenuto nel tentativo di migliorarne l’aspetto estetico e riportarla, quanto più possibile, alle condizioni di originalità.
Ho iniziato con il carteggiarne le scalfitture e i graffi presenti, così da renderne più liscia la superficie, ed ho concluso il lavoro ricoprendo la plastica con una vernice nera opaca resistente alle alte temperature.

Prossimamente vi illustrerò le altre parti di lavori effettuati sugli interni.

Alby for Friends, 9 e 10 luglio 2022

Fine settimana all’insegna delle emozioni, come di consueto avviene per questo appuntamento annuale, quello dedicato al ricordo del nostro caro amico Alberto Schiavon.

Ancora una volta una delegazione del nostro club ha puntato l’ago della bussola in direzione Dosson di Casier (TV), dove i genitori di Alberto, Ambra e Franco, hanno organizzato la classica “reunion” degli amici del figlio, arrivati da svariate parti di Italia per rendergli omaggio e festeggiare il suo compleanno.

All’appuntamento non sono mancate vetturette del Leone Rampante, pronte a godersi la festa, assieme ai legittimi proprietari, tra i quali il sottoscritto, il consigliere Loris e i soci Maurizio e Gennarino, oltre alla replica della “Fenice”, il bellissimo esemplare di Rallye prima serie nera di proprietà degli Schiavon.

Il presidente del 106rallye.it Club Italia Alessandro e il consigliere Stefano, per un giorno, hanno invece “tradito la causa” Peugeot, raggiungendo la destinazione prefissata a bordo delle rispettive Lancia Delta, veicolo molto amato da Alberto. Un’emozione grande, la loro, quella di poter realizzare un sogno, e cioè quello di “andare a trovare” Alberto con questa auto, come è stato fatto anche da Luca, l’amico nonché segretario del Lancia Delta Integrale Club, a bordo della sua Integrale 16v grigio quarzo.

Il sabato sera è trascorso all’insegna della buona musica suonata dal vivo, tra chiacchiere in amicizia e ottima compagnia.
Alle ore 23 i genitori di Alberto hanno proiettato un video in sua memoria.

La giornata di domenica è stata caratterizzata dalle prove dinamiche di regolarità, affrontate dai partecipanti a bordo delle loro auto.
Terminate le fasi “ludiche”, è giunta l’ora delle libagioni: una bella grigliata di carne ha accompagnato il gruppo fino a metà pomeriggio, il tutto condito da sane risate.

Al termine, la delegazione del club ha salutato Ambra e Franco e ha fatto tappa presso l’abitazione del socio Maurizio Carpi, prima di raggiungere le rispettive dimore.
Ad attenderli, una fucina di informazioni tecniche, ricambi, vetture intere o in fase di allestimento e molta, moltissima capacità e competenza da parte di questo socio.

Traendo le somme, un fantastico fine settimana all’insegna dell’amicizia, dei motori e delle belle auto.

Lancia Delta HF Integrale 16v Martini e Fina

Dopo parecchio tempo, aggiorno anche la sezione dedicata al modellismo.
Con l’occasione, presento le ultime due “fatiche”, iniziate e terminate quasi in parallelo: due modelli, in scala 1/18, di Lancia Delta HF Integrale 16V gruppo A.

Come base di partenza, ho sfruttato altrettanti modelli prodotti dalla Ixo Altaya, acquistati in rete da un venditore spagnolo, in quanto, sembrerebbe, che queste riproduzioni non siano mai arrivate nel nostro paese.
Le repliche di partenza avevano la livrea rossa Martini, apparsa l’unica volta sul palcoscenico mondiale in occasione del rally di Sanremo edizione 1989.
Livrea particolare e da me molto apprezzata, tant’è vero che ho acquistato anche un modello in più, da mantenere con questa colorazione e, sicuramente, da modificare e migliorare in futuro.

 

Per i due esemplari che invece descriverò qui di seguito, fin dall’inizio ho pensato ad una classica livrea Martini per l’una e ad un altrettanto affascinante livrea Fina per la seconda.

Smontati completamente i modelli, come primo intervento ho apportato le aperture sul tetto, che, sugli esemplari di partenza, erano solo simulate con delle incisioni. In questo modo, invece, le prese d’aria sono realistiche e, successivamente, ho ricreato anche le relative “botole”, nella versione adottata tra la seconda metà del 1990 e la prima metà del 1991, ad apertura unica per tutta la larghezza.
I paraurti sono stati modificati e resi più realistici: ho aperto i fori quadrati e quelli inferiori, applicando una retina sottile, che ne replicasse la tipica grigliatura.

Dopo aver rimosso le livree presenti e anche parte del colore rosso di fondo, ho dato una mano di aggrappante alle carrozzerie e ai paraurti e, successivamente, alcune passate di bianco.

 

Nel frattempo, ho commissionato all’amico modellista Danilo i cerchi Speedline Montecarlo, adottati nelle gare su asfalto, i quali sono stati da lui realizzati con la stampante 3D e da me poi colorati di bianco.
Sui cerchi sono stati poi “montati” pneumatici specifici e, all’anteriore, i classici “ventoloni” di estrazione dell’aria calda dei freni, tipici di queste vetture.

 

Per la versione “Fina” ho fatto realizzare anche una fanaliera supplementare da cofano e, per entrambe le vetture, gli specchietti retrovisori stretti Vitaloni, sempre impiegati in quel periodo.

Anche gli interni sono stati coinvolti dalle mie “cure”: dopo averli smontati completamente, ho verniciato tutta la parte del fondo di colore grigio e ho ritoccato i vari componenti interni, con l’obiettivo di renderli più verosimili possibile agli originali. Ho aggiunto poi le colorazioni Missoni sui pannelli porta, dei nastri che simulassero la parte posteriore delle cinture di sicurezza e un piccolo parallelepipedo al posto della batteria.
I sedili sono stati rivestiti esternamente con i colori del kevlar e, anteriormente, schiariti, in modo da avvicinarsi il più possibile al grigio-azzurrino del tessuto utilizzato all’epoca dalla Sparco (quest’ultima modifica di colorazione, purtroppo, non compare nelle foto dettagliate dei lavori, ma si riesce a scorgere nelle immagini finali dei modelli ultimati).

 

Dopo averne allargato il diametro interno, ho riposizionato anche il terminale di scarico.

L’ultima modifica riguarda i paraspruzzi applicati al paraurti posteriore: dopo aver rimosso gli originali in plastica stampata, ho realizzato gli stessi con un pezzo di plastica adesiva rossa, chiusa e fissata con un pezzo di fil di ferro sottile.

 

Rimontati i due modelli, ho accentuato maggiormente la campanatura delle ruote anteriori, così da avvicinarmi il più possibile a quella delle vetture gruppo A.

In rete ho acquistato le decalcomanie per le due automobiline: Fina Jolly Club, equipaggio Cerrato-Cerri, rally di Sanremo 1990 e Lancia Martini Racing, equipaggio Kankkunen-Piironen, rally di Montecarlo 1991.
Anche questa operazione non è stata semplice e si sono rese necessarie alcune modifiche, in quanto le livree presentavano alcune incongruenze rispetto a quelle originali.

 

A lavori ultimati, posso ritenermi molto soddisfatto dei risultati, in linea con quanto da me sperato.

L’arrivo a casa

Dopo l’ultimo fine settimana tra le montagne camune, la Delta Integrale 16v ha preso la via di casa, destinazione il mio box.

Per i primi giorni l’ho ricoverata nel secondo box, quello singolo, di “servizio”, nel quale macchina e carrello sono entrati di misura e la serranda si è chiusa per due dita (letteralmente!!).

 

Qualche giorno dopo ho fatto cambio di alloggio, “relegando” (con un po’ di dispiacere, lo ammetto!) la Peugeot 106 Rallye che uso per correre in salita sul carrello e trasferendo la Delta nel box più grande, quello che io considero la mia “officina”, la mia seconda casa.

Qui, ho iniziato a svuotare l’auto degli interni, così da poterli catalogare, verificarne la bontà e poter agevolare nel compito di “alleggerimento vettura” Andrea (BossAuto  http://www.bossauto.it), al quale ho deciso di rivolgermi ed affidarmi per le operazioni di ripristino e restauro meccanico e di carrozzeria.

Nel frattempo, su segnalazione di Alessandro, sono andato a visionare un’altra Lancia Delta, in allestimento 1.6 GT i.e., destinata a fare da eventuale donatrice alla mia per quanto riguarda alcune componenti: difatti, le Delta prodotte sul finire della serie, anche nelle connotazioni più “civili”, venivano comunque impreziosite con particolari dell’allestimento comuni alle “sorelle più muscolose”, oltre, comunque, a condividere molte altre parti, come il cruscotto, pannelli porta e plastiche varie degli interni.

Anche in questa occasione, l’affare si è concluso e, qualche giorno dopo, mi sono impadronito anche della GT; Alessandro, ironizzando sull’operazione, ha sottolineato il fatto che mi sia portato a casa due Delta in meno di un mese, un record!

La mattina del 12 ottobre, di buon’ora, son partito alla volta della Brianza e ho ritirato la seconda Delta, dirigendomi poi direttamente a Rosta, in provincia di Torino, dove Andrea e gli amici mi attendevano, impazienti di darmi una mano a “cannibalizzare” la donatrice.
La sera, con un bel po’ di plastiche smontate dalla Delta, son ripartito verso casa.

 

Le due settimane successive mi son servite, nei ritagli di tempo, per finire di svuotare l’Integrale 16v.
I sedili e i pannelli porta sono stati affidati alle sapienti mani di Luca, il quale, con la collaborazione del suo tappezziere, provvederà a farli restaurare e rivestire, andando a sostituire i tessuti e l’alcantara ove sbiaditi, rovinati e strappati.

 

Nel fine settimana a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, invece, ultimo di libertà pre-seconda chiusura per Covid19, ho trasferito l’Integrale 16v a Rosta, alla BossAuto, così che Andrea potesse iniziare a controllarla, sia meccanicamente che di carrozzeria.

 

Dopo un primo esame superficiale, il quale non ha evidenziato vizi gravi, solo grazie ad un’analisi più attenta si è potuta constatare, purtroppo, una problematica importante alla scocca, la quale, tempo addietro, era stata raddrizzata, a seguito probabilmente di un’uscita di strada con conseguente probabile capottamento. Lo si è potuto notare dal montante anteriore lato passeggero, leggermente più basso di quello lato guida, e del profilo del tetto, più spiovente a sinistra rispetto a destra.
La notizia, arrivatami giovedì 5 novembre, mi ha abbastanza spiazzato, anche perché, fino a quel momento, avevo sempre riposto tutte le mie speranze e la mia fiducia proprio nella bontà del telaio.

Di seguito, alcune immagini che, ad un occhio attento, dimostrano la piega diversa del tetto a destra e a sinistra:

 

Un altro lavoro, sicuramente non preventivato, si è aggiunto così alla già lunga lista: la messa in dima, su piano di riscontro.
Con l’occasione, si procederà a rinforzare la scocca nelle zone più delicate, a prescindere dalla botta presa.

[continua…]

Amore a prima vista

Lancia Delta, in tutte le sue varianti e variabili, quanto si è detto, quanto si è scritto, quanto si è letto.
La vettura due volumi, nata come auto di famiglia, destinata poi, nel corso degli anni, attraverso le varie evoluzioni, a diventare un vero e proprio mito, sia tra gli amanti dei rally e delle corse, sia tra i collezionisti di tutto il mondo.
Ambitissima, ricercatissima, sicuramente sopravvalutata economicamente, quest’auto è il sogno nel cassetto di moltissimi appassionati. Continua la lettura di Amore a prima vista

Giro della Vallecamonica e Val di Scalve, 15 agosto 2020

C’è chi passa il giorno di ferragosto in giardino a fare grigliate di carne o pesce, chi in piscina, chi su una sdraio a prendere il sole e chi, invece, ne approfitta per fare un giro in auto, un bel tour della Valcamonica e della Val di Scalve.

Detto, fatto. Io ed alcuni amici del “106Rallye.it Club Italia” ci siamo organizzati qualche giorno prima e il 15 agosto, di buon’ora, ci siamo ritrovati nel parcheggio del cimitero di Malegno, “zona calda” solitamente adibita a paddock, in occasione del Trofeo Vallecamonica “Malegno-Ossimo-Borno”, quest’anno purtroppo non andato in scena a causa del Covid19.

Un bel gruppetto di auto, composto da Peugeot 106 Rallye prima e seconda serie, con un’intrusa di lusso, la bellissima Opel Corsa A GSi nera di Andrea Bossuto.
I nomi dei partecipanti, come a voler fare l’appello…anzi, meglio, quasi a voler leggere l’elenco iscritti:
Matteo Kogliodima e Valentina Nurisso su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Nicola Bonetti sempre su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Stefano Celadon su Peugeot 106 Rallye 1600cc 16V, Maurizio Magri e Veronica Andreolli sull’altra Rallye 16V presente, Alessandro Cella e Silvia Corradino sull’ultima 106 Rallye 1300cc della “spedizione” e, appunto, Andrea Bossuto ed Elisa Pacchiardo sulla Opel Corsa di cui sopra.

Abbiamo “preso il via” dalla partenza della “Malegno-Borno” e abbiamo affrontato i quasi nove chilometri che fanno da palcoscenico alla mitica gara in salita, un bellissimo nastro d’asfalto che collega i due comuni, attraversando anche l’abitato di Ossimo, altro comune interessato dalla cronoscalata e fucina di piloti locali dal piede molto pesante, che, nel corso degli anni, si son dati battaglia e continuano a sfidarsi tra tornanti ed allunghi della Strada Provinciale 5, sempre alla ricerca del miglior tempo cronometrato.

Oltrepassata la zona del “parco chiuso”, solitamente allestita all’Edil Partì di Borno, abbiamo scollinato dopo Croce di Salven, proseguendo verso Paline, affrontando alcuni tratti in discesa di speciali rally che, negli anni novanta, venivano affrontati nel senso di marcia opposto, e sconfinando poi nella provincia Bergamasca.
Arrivati a Dezzo di Scalve, abbiamo svoltato in direzione Colere, dove ci siamo fermati per sgranchire le gambe e scattare qualche foto di gruppo.

Ripartiti, abbiamo attraversato la Val di Scalve e i paesi di Teveno, Bueggio, Vilminore, Vilmaggiore, Barzesto e Schilpario, spingendoci ad affrontare il bellissimo Passo del Vivione, caratterizzato dalla sua sede stradale molto stretta e tortuosa.

Arrivati al rifugio del passo, situato a 1827 metri di altitudine, ci siamo fermati per il pranzo, apprezzando le specialità della buona cucina locale.

Dopo mangiato, recuperate le vetture, siamo ripartiti, percorrendo il tratto di strada che dal passo scende verso Forno Allione, paese della Valsaviore, situato in medio-alta Valcamonica.
Da qui, abbiamo affrontato la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola, più comunemente ed affettuosamente chiamata, dagli abitanti camuni, “superstrada” o semplicemente “super”.

Usciti a Cividate Camuno, abbiamo ripercorso parte della strada del Trofeo Vallecamonica, fino al bivio di Lozio, dove ci siamo fermati per l’ultima sosta fotografica, prima di riprendere la marcia in direzione Villa di Lozio ed affrontare la stupenda Strada Provinciale 92, una volta campo di battaglia nel “Campionato 2 Litri Coppa Italia” e, nella storia più recente, palcoscenico prima del “Rally Ronde ACI Brescia – Memorial Gian Mario Mazzoli” e poi del “Camunia Rally” edizione 2019.

Per non venir meno poi alla tradizione, la serata si è conclusa…con una grigliata di carne a Villa di Lozio!!

Una giornata bellissima, nella splendida cornice naturale offerta dalle mie montagne, il tutto condito da amici speciali, auto stupende e ottimo cibo.

Testo: Maurizio Magri
Foto: Veronica Andreolli

“Caprino-Spiazzi”, 9 giugno 2019

Domenica 9 giugno 2019 all’insegna dei motori, dell’odore della benzina e della mia prima e più antica passione in ambito dell’automobilismo: le cronoscalate.

Complice il clima favorevole, la vicinanza al Lago di Garda e, non da ultimo, la stupenda e ottima compagnia, ho deciso di andare a seguire, da spettatore, la Caprino-Spiazzi, la storica gara in salita, che ha visto la sua ultima “edizione cronometrata” nel 2011 ed era passata tra l’altro alle cronache, ormai quasi vent’anni fa, per la scomparsa di Fabio Danti, quest’anno invece svoltasi come riedizione storica, con l’intento di riportarla a gara di velocità a partire dal 2020.

Importante e abbastanza ricco il parterre di vetture partecipanti, tutte costruite entro il 1994, con alcune “deroghe” per vetture successive e più recenti: bellissimi esemplari della “Casa del Biscione” (dalle Giulietta alle Giulia e derivate), per passare ad un nutrito gruppo di Opel Kadett GT/E, continuando con le simpatiche e pepate bicilindriche (Fiat 500, 126 e derivate), fino ad arrivare ad alcune bellissime Fiat 131 (Racing e Abarth), concludendo con lo “squadrone Lancia” e le Delta (16V ed Evoluzione) che hanno preso il via.
Assolutamente degne di nota anche le vetture Sport Prototipo e Formula, che hanno dato spettacolo sul nastro d’asfalto che collega le località di Caprino Veronese e Spiazzi.

La manifestazione, come anticipato considerata rievocazione storica e non gara di velocità, non ha avuto rilevamenti cronometrici sui due passaggi, uno la mattina e uno il pomeriggio.

Al termine della seconda manche, le vetture sono state fatte nuovamente scendere fino a Caprino Veronese, dove le stesse e i relativi equipaggi sono stati premiati dalla giuria presente, in base a caratteristiche di interesse storico, di conservazione e di palmares sportivo.

L’auspicio è che, per il prossimo futuro, la gara venga reintrodotta all’interno del calendario delle manifestazioni ufficiali e che la competizione ritorni a vivere i fasti di un tempo.

Nel complesso, una bellissima giornata, goduta appieno da ogni punto di vista, per un fine settimana più che positivo in stupenda compagnia.

Di seguito, alcune foto della giornata:

 

 

 

 

 

 

 

Automotoretrò – 31/01 – 03/02/2019

Grande successo per i ragazzi di www.106rallye.it alla loro prima partecipazione all’Automotoretrò, giunto alla sua 37° edizione.
Un’ottima vetrina quella offerta dal salone del motorismo d’epoca, uno dei più importanti su suolo nazionale, svoltosi, come di consueto, presso lo spazio espositivo del “Lingotto” a Torino.

Nonostante il piccolo stand a disposizione, il gruppo non ha certamente mancato nell’esporre e proporre i frutti del costante lavoro svolto, per pura passione e non come professione.

In bella mostra, la stupenda Peugeot 106 Rallye 1600cc 16v di Stefano Celadon, vettura del 2003, da lui acquistata nel 2006 , completamente originale e in condizioni impeccabili.
E’ stato deciso di esporre questo veicolo per celebrare i vent’anni della nascita del modello Rallye 16v che, dal 1999, ha “unificato” le precedenti versioni di 1,6 litri, la Rallye a 8v e la GTi a 16v.

Oltre alla vettura, numerosi gadgets ed accessori facevano da cornice allo stand, come la riproduzione esatta delle livree della prima e seconda serie della 106 Rallye, partendo dalle originali Peugeot, oltre ad accessori in pelle realizzati dall’artigiano veneto Gabriele, di Vigonovo, per terminare, infine, con le polo ricamate con il logo societario di 106rallye.it

Alcune immagini dello stand e di parte del gruppo dei ragazzi:

Molta l’affluenza di pubblico, fin dal giovedì, con una concentrazione maggiore durante i due giorni del fine settimana, così come tanto è stato l’interesse per l’automobile esposta e per l’attività del gruppo che, piano piano, sta crescendo sempre maggiormente, grazie anche alla forte presenza di “seguaci” sui social network (Facebook ed Instagram) ed agli iscritti direttamente al sito www.106rallye.it

Intorno alle ore 17.00 della domenica, il direttivo del gruppo ha organizzato anche una diretta Facebook, con un video nel quale sono state descritte le peculiarità del propulsore a 16v, nonché esposti ed argomentati pregi e difetti del modello.

Ottima occasione, questa, per pubblicizzare anche la nuova e futura attività di Andrea Bossuto, uno dei punti di riferimento del gruppo, soprattutto per la parte meccanica, di consulenza e ricambi per vetture d’epoca e moderne.
La “BossAuto”, con sede a Rivoli (TO), appunto, avrà, nell’imminente prossimo futuro, questo obiettivo, per molti aspetti legato a doppio filo proprio con 106rallye.it, e cioè quello di dare assistenza a coloro i quali desiderino intraprendere un restauro su una delle loro vetture, più o meno “attempate”, oppure semplicemente per un consiglio su una riparazione, un aggiornamento o un aiuto nello scovare e, perché no, magari salvare dalla rottamazione un’auto che, invece, potrebbe “dire ancora la sua”.
Per maggiori informazioni  http://www.bossauto.it

Più in generale, visto il successo riscontrato in occasione di questa fiera e in precedenti occasioni analoghe, il gruppo non esclude l’ipotesi di partecipare, a maggio, anche alla fiera “Verona Legend Cars”, altro importante palcoscenico dedicato al settore.

Altre foto della fiera:

AutoMotoRetrò – 1-4 febbraio 2019

Nel fine settimana che va dal 1° al 4 febbraio io e gli amici di  http://www.106rallye.it saremo presenti ad Automotoretrò, una delle più importanti kermesse di auto d’epoca su suolo nazionale.

La fiera, come di consuetudine, si svolgerà nei padiglioni del “Lingotto”, una volta “quartier generale” di casa FIAT, oggi spazio dedicato alle più importanti e svariate manifestazioni espositive di carattere internazionale.
Automotoretrò, giunta al suo trentaseiesimo anniversario, sarà affiancata, per l’ottavo anno consecutivo, da Automotoracing, rassegna di auto sportive.
Il tutto, contornato da ampi spazi dedicati al mondo dei ricambi, alcuni dei quali ormai quasi introvabili.
 

Ogni appassionato delle due e quattro ruote, che hanno scritto importanti pagine della storia del motorismo, sia in termini di mobilità collettiva, sia in ambito sportivo, troverà in questa manifestazione “pane per i suoi denti”.

L’organizzazione ha accolto con entusiasmo la nostra richiesta di partecipazione, merito anche dei contatti con il Club Storico Peugeot e grazie soprattutto alla passione che ha visto trapelare dal nostro operato.
Questa cosa ci fa davvero piacere, in quanto iniziamo a vedere i frutti del duro lavoro portato avanti nel corso degli ultimi due anni, lavoro svolto con poche risorse economiche a disposizione, ma sempre con tantissima voglia di fare bene, spinti dal grande entusiasmo che ci lega a questo mondo e dall’amore che nutriamo per queste piccole vetturette.
 

Oltretutto, quest’anno ricorre anche il ventennale dalla nascita della versione Rallye 16V di Peugeot 106: quale più ghiotta occasione per festeggiare a dovere questa versione che, assieme alla 8 valvole e alla milletrè, contribuisce a riempire, ancora oggi, gli elenchi iscritti dei rally e gare in salita su tutto il suolo nazionale e non solo?

Vi aspettiamo numerosi a farci visita presso il nostro stand A40 al padiglione 2.