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Lancia Delta HF Integrale 16v Martini e Fina

Dopo parecchio tempo, aggiorno anche la sezione dedicata al modellismo.
Con l’occasione, presento le ultime due “fatiche”, iniziate e terminate quasi in parallelo: due modelli, in scala 1/18, di Lancia Delta HF Integrale 16V gruppo A.

Come base di partenza, ho sfruttato altrettanti modelli prodotti dalla Ixo Altaya, acquistati in rete da un venditore spagnolo, in quanto, sembrerebbe, che queste riproduzioni non siano mai arrivate nel nostro paese.
Le repliche di partenza avevano la livrea rossa Martini, apparsa l’unica volta sul palcoscenico mondiale in occasione del rally di Sanremo edizione 1989.
Livrea particolare e da me molto apprezzata, tant’è vero che ho acquistato anche un modello in più, da mantenere con questa colorazione e, sicuramente, da modificare e migliorare in futuro.

 

Per i due esemplari che invece descriverò qui di seguito, fin dall’inizio ho pensato ad una classica livrea Martini per l’una e ad un altrettanto affascinante livrea Fina per la seconda.

Smontati completamente i modelli, come primo intervento ho apportato le aperture sul tetto, che, sugli esemplari di partenza, erano solo simulate con delle incisioni. In questo modo, invece, le prese d’aria sono realistiche e, successivamente, ho ricreato anche le relative “botole”, nella versione adottata tra la seconda metà del 1990 e la prima metà del 1991, ad apertura unica per tutta la larghezza.
I paraurti sono stati modificati e resi più realistici: ho aperto i fori quadrati e quelli inferiori, applicando una retina sottile, che ne replicasse la tipica grigliatura.

Dopo aver rimosso le livree presenti e anche parte del colore rosso di fondo, ho dato una mano di aggrappante alle carrozzerie e ai paraurti e, successivamente, alcune passate di bianco.

 

Nel frattempo, ho commissionato all’amico modellista Danilo i cerchi Speedline Montecarlo, adottati nelle gare su asfalto, i quali sono stati da lui realizzati con la stampante 3D e da me poi colorati di bianco.
Sui cerchi sono stati poi “montati” pneumatici specifici e, all’anteriore, i classici “ventoloni” di estrazione dell’aria calda dei freni, tipici di queste vetture.

 

Per la versione “Fina” ho fatto realizzare anche una fanaliera supplementare da cofano e, per entrambe le vetture, gli specchietti retrovisori stretti Vitaloni, sempre impiegati in quel periodo.

Anche gli interni sono stati coinvolti dalle mie “cure”: dopo averli smontati completamente, ho verniciato tutta la parte del fondo di colore grigio e ho ritoccato i vari componenti interni, con l’obiettivo di renderli più verosimili possibile agli originali. Ho aggiunto poi le colorazioni Missoni sui pannelli porta, dei nastri che simulassero la parte posteriore delle cinture di sicurezza e un piccolo parallelepipedo al posto della batteria.
I sedili sono stati rivestiti esternamente con i colori del kevlar e, anteriormente, schiariti, in modo da avvicinarsi il più possibile al grigio-azzurrino del tessuto utilizzato all’epoca dalla Sparco (quest’ultima modifica di colorazione, purtroppo, non compare nelle foto dettagliate dei lavori, ma si riesce a scorgere nelle immagini finali dei modelli ultimati).

 

Dopo averne allargato il diametro interno, ho riposizionato anche il terminale di scarico.

L’ultima modifica riguarda i paraspruzzi applicati al paraurti posteriore: dopo aver rimosso gli originali in plastica stampata, ho realizzato gli stessi con un pezzo di plastica adesiva rossa, chiusa e fissata con un pezzo di fil di ferro sottile.

 

Rimontati i due modelli, ho accentuato maggiormente la campanatura delle ruote anteriori, così da avvicinarmi il più possibile a quella delle vetture gruppo A.

In rete ho acquistato le decalcomanie per le due automobiline: Fina Jolly Club, equipaggio Cerrato-Cerri, rally di Sanremo 1990 e Lancia Martini Racing, equipaggio Kankkunen-Piironen, rally di Montecarlo 1991.
Anche questa operazione non è stata semplice e si sono rese necessarie alcune modifiche, in quanto le livree presentavano alcune incongruenze rispetto a quelle originali.

 

A lavori ultimati, posso ritenermi molto soddisfatto dei risultati, in linea con quanto da me sperato.

La sorella – Le guide scorrevoli del sedile

Ultima modifica in ordine cronologico riguarda un tema che mai, prima d’ora, avevo affrontato in questo modo: la posizione di guida della mia Peugeot 106 Rallye stradale.
Nei tempi recenti, complici anche alcuni episodi capitatimi, ho optato per l’adozione di guide scorrevoli da aggiungere al sedile fisso della Sparco che monto da circa dieci anni, così, in caso di necessità, da dare la possibilità a chiunque di spostare la vettura.
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La sorella – Il “nuovo” volante

…il “nuovo” volante…
Anche il volante è sempre stato uno dei componenti da sostituire in una macchina dall’animo sportivo come la Peugeot 106 Rallye.
L’unico “problema” è sempre stato quello legato alla predisposizione per l’airbag.
La faccenda si è “risolta” dopo il cappottamento di agosto 2004 e la relativa ricostruzione della vettura: al momento del ripristino e rimontaggio del volante, ho colto la palla al balzo e ne ho fatto montare uno a calice, da corsa, uno Sparco R215 con corona in pelle e razze blu.
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La sorella – I nuovi sedili

…i nuovi sedili…

Tra il 2008 e il 2009, messi da parte un po’ di soldi, ho provveduto alla rimozione dei sedili originali della macchina, sia i due anteriori, sia la panchetta posteriore.

Alla solita filosofia di alleggerimento, atta a creare una vera e propria “replica di auto da corsa”, ho affiancato, in questo caso, un fattore di praticità e necessità: dopo aver fatto montare un assetto sportivo rigido più basso e i distanziali alle ruote, l’imperativo è diventato quello di trasportare al massimo un’altra persona oltre al sottoscritto, in quanto, se fosse salito da allora in poi qualcuno nei posti posteriori, avrei rischiato, sfregando i copertoni sui passaruota, di tagliarli.
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