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Lancia Delta S4 Jolly Club 1/18

Ultimo lavoro in ordine di tempo riguarda la realizzazione, in scala 1/18, di due esemplari di Lancia Delta S4, rispettivamente nelle livree Martini e Jolly Club Totip.

Oggi vi parlerò di quest’ultima, che ho riprodotto nella versione portata in gara dall’equipaggio Cerrato-Cerri al Rally di Sanremo 1986, classificatosi secondo, dietro all’effettiva coppia vincitrice Alen-Kivimaki, sulla vettura gemella con i colori ufficiali Martini.

Proprio questa gara è stata il pomo della discordia all’interno della polemica andata in scena tra la Federazione, il costruttore italiano e la Peugeot, al termine della quale la manifestazione ligure è stata annullata, decretando, di fatto, la vittoria mondiale della casa transalpina.
Dopo la (triste e vergognosa) parentesi storica, torno a parlarvi del modello.

Da sempre ho desiderato avere, in scala 1/18 (a mio modo di vedere la più bella, per dimensione e dettagli) almeno una Lancia Delta S4: ormai parecchi anni fa, dopo aver a lungo sognato il modello in miniatura, ho colto la palla al balzo, non lasciandomi sfuggire uno di quelli riprodotti dalla AutoArt, nella fattispecie nella colorazione Martini Racing di Toivonen-Cresto, vincitori al Montecarlo 1986.
Solo poche settimane dopo, la stessa AutoArt avrebbe presentato altre versioni del modellino, sia Martini che Jolly Club, ma le finanze non mi consentivano di portarmi a casa altre riproduzioni così costose (e che, nel corso degli anni, si sono rivalutate di almeno tre volte il valore iniziale).

Ho aspettato quindi che altri produttori di modellini ne realizzassero versioni più economiche, da poter acquistare e modificare decisamente più a cuor leggero.

Per la realizzazione della vettura di Cerrato-Cerri sono partito da un modello della Solido, in livrea Esso Grifone, che è stato completamente smontato in ogni sua parte.

 

Per gli interni, ho ricolorato la superficie superiore del cruscotto e alcuni dettagli della strumentazione, oltre ai sedili, ai pannelli porta e ai fondi dell’abitacolo.
Ho inoltre realizzato le cinture con della stoffa rossa e riprodotto i relativi attacchi metallici.
Queste repliche economiche sono abbastanza fedeli nelle forme, ma gli stampati sono completamente neri (sedili, volante, cruscotto, pannelli porta, ecc…)

 

La parte esterna della carrozzeria, dopo essere stata carteggiata per rimuovere le precedenti livree, è stata verniciata completamente di bianco.
Ho predisposto poi i fari supplementari anteriori, da prova speciale notturna.

 

Un’altra prerogativa che prediligo, nelle riproduzioni delle vetture da rally in commercio o che riproduco, è l’assetto asfalto: vetture più basse, cerchi e gomme più larghi, che donano ai modelli un aspetto decisamente più aggressivo e muscoloso.
Per questo aspetto mi sono affidato al mio amico Danilo, che ha provveduto alla realizzazione di questi particolari con la stampante 3d.
Ho ricostruito anche i paraspruzzi posteriori, eliminando quelli in plastica stampata, sostituendoli con due realizzati in vinile, che ho opportunamente arrotolato, come si conveniva per le speciali asfaltate.

Una volta rimontati i vari particolari, ho applicato le decals realizzate da Francesco Arena (https://www.facebook.com/FDesign.Models.Decals/), a completamento del lavoro.

 

Lancia Delta HF Integrale 16v Martini e Fina

Dopo parecchio tempo, aggiorno anche la sezione dedicata al modellismo.
Con l’occasione, presento le ultime due “fatiche”, iniziate e terminate quasi in parallelo: due modelli, in scala 1/18, di Lancia Delta HF Integrale 16V gruppo A.

Come base di partenza, ho sfruttato altrettanti modelli prodotti dalla Ixo Altaya, acquistati in rete da un venditore spagnolo, in quanto, sembrerebbe, che queste riproduzioni non siano mai arrivate nel nostro paese.
Le repliche di partenza avevano la livrea rossa Martini, apparsa l’unica volta sul palcoscenico mondiale in occasione del rally di Sanremo edizione 1989.
Livrea particolare e da me molto apprezzata, tant’è vero che ho acquistato anche un modello in più, da mantenere con questa colorazione e, sicuramente, da modificare e migliorare in futuro.

 

Per i due esemplari che invece descriverò qui di seguito, fin dall’inizio ho pensato ad una classica livrea Martini per l’una e ad un altrettanto affascinante livrea Fina per la seconda.

Smontati completamente i modelli, come primo intervento ho apportato le aperture sul tetto, che, sugli esemplari di partenza, erano solo simulate con delle incisioni. In questo modo, invece, le prese d’aria sono realistiche e, successivamente, ho ricreato anche le relative “botole”, nella versione adottata tra la seconda metà del 1990 e la prima metà del 1991, ad apertura unica per tutta la larghezza.
I paraurti sono stati modificati e resi più realistici: ho aperto i fori quadrati e quelli inferiori, applicando una retina sottile, che ne replicasse la tipica grigliatura.

Dopo aver rimosso le livree presenti e anche parte del colore rosso di fondo, ho dato una mano di aggrappante alle carrozzerie e ai paraurti e, successivamente, alcune passate di bianco.

 

Nel frattempo, ho commissionato all’amico modellista Danilo i cerchi Speedline Montecarlo, adottati nelle gare su asfalto, i quali sono stati da lui realizzati con la stampante 3D e da me poi colorati di bianco.
Sui cerchi sono stati poi “montati” pneumatici specifici e, all’anteriore, i classici “ventoloni” di estrazione dell’aria calda dei freni, tipici di queste vetture.

 

Per la versione “Fina” ho fatto realizzare anche una fanaliera supplementare da cofano e, per entrambe le vetture, gli specchietti retrovisori stretti Vitaloni, sempre impiegati in quel periodo.

Anche gli interni sono stati coinvolti dalle mie “cure”: dopo averli smontati completamente, ho verniciato tutta la parte del fondo di colore grigio e ho ritoccato i vari componenti interni, con l’obiettivo di renderli più verosimili possibile agli originali. Ho aggiunto poi le colorazioni Missoni sui pannelli porta, dei nastri che simulassero la parte posteriore delle cinture di sicurezza e un piccolo parallelepipedo al posto della batteria.
I sedili sono stati rivestiti esternamente con i colori del kevlar e, anteriormente, schiariti, in modo da avvicinarsi il più possibile al grigio-azzurrino del tessuto utilizzato all’epoca dalla Sparco (quest’ultima modifica di colorazione, purtroppo, non compare nelle foto dettagliate dei lavori, ma si riesce a scorgere nelle immagini finali dei modelli ultimati).

 

Dopo averne allargato il diametro interno, ho riposizionato anche il terminale di scarico.

L’ultima modifica riguarda i paraspruzzi applicati al paraurti posteriore: dopo aver rimosso gli originali in plastica stampata, ho realizzato gli stessi con un pezzo di plastica adesiva rossa, chiusa e fissata con un pezzo di fil di ferro sottile.

 

Rimontati i due modelli, ho accentuato maggiormente la campanatura delle ruote anteriori, così da avvicinarmi il più possibile a quella delle vetture gruppo A.

In rete ho acquistato le decalcomanie per le due automobiline: Fina Jolly Club, equipaggio Cerrato-Cerri, rally di Sanremo 1990 e Lancia Martini Racing, equipaggio Kankkunen-Piironen, rally di Montecarlo 1991.
Anche questa operazione non è stata semplice e si sono rese necessarie alcune modifiche, in quanto le livree presentavano alcune incongruenze rispetto a quelle originali.

 

A lavori ultimati, posso ritenermi molto soddisfatto dei risultati, in linea con quanto da me sperato.