Nonostante il cambio di nome alla competizione, l’altra manifestazione classica camuna, questa volta in tema rallystico, è andata regolarmente in scena nel fine settimana a cavallo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, il Coppa Camuna.
Il sabato si sono svolte le prime due speciali, una il pomeriggio e l’altra la sera, sul percorso chiamato “Sisem Astrio”, per i nostalgici come il sottoscritto semplicemente “Astrio”, già palcoscenico del Campionato Italiano 2 Litri di un quarto di secolo fa.
La domenica sono state ripetute, due volte ognuna, nell’ordine le speciali “Val Palot” (fu la “Passabocche” di una volta) e la “Deria”, la prima in bassa Valcamonica, la seconda in alta valle.
Molto agguerriti gli equipaggi, nonostante il numero abbastanza limitato di iscritti, si sono dati battaglia, sul filo dei secondi, lungo i sessantatré chilometri cronometrati.
Disponibili altre immagini della gara, su richiesta.
Lo scorso fine settimana è andata in scena la cinquantaquattresima edizione del Trofeo Vallecamonica, competizione meglio conosciuta come “Malegno-Ossimo-Borno”, o più confidenzialmente “Malegno-Borno”.
La classicissima camuna ha aperto le danze del Campionato Italiano Supersalita, richiamando numerosi piloti accorsi da tutti gli angoli dello stivale, che si sono sommati a quelli che hanno preso parte al Campionato Italiano Velocità Montagna, sia con vetture storiche, che moderne.
Sui quasi nove chilometri di asfalto si sono dati battaglia oltre duecento piloti, che prima hanno riempito l’elenco iscritti e successivamente la classifica, tutti divisi in base al gruppo e alla classe di appartenenza.
Il meteo, tranne una parentesi di pioggia di circa quaranta minuti nel pomeriggio del sabato, è stato clemente su tutto l’arco del fine settimana, nonostante i timori di molti a causa della data anticipata a calendario rispetto al 2024: a maggio, difatti, il rischio di perturbazioni è molto più frequente sull’Altopiano del Sole.
Il pubblico, non moltissimo rispetto ad alcune edizioni precedenti ma comunque sempre caloroso, accogliente e ben organizzato, si è ben distribuito lungo tutto il percorso, andando a coprire sia la parte inferiore del tracciato, più lenta e tecnica, che la parte alta, dove le velocità in campo sono decisamente maggiori e il coraggio necessario ad affrontare alcuni tratti “da pelo” deve, necessariamente, essere tanto.
La classifica assoluta ha visto, ancora una volta, Simone Faggioli sul gradino più alto del podio, seguito da Francesco Conticelli e Michele Fattorini, rispettivamente al secondo e terzo posto.
Tutti e tre i piloti hanno completato la gara a bordo di Nova Proto NP01.
I numerosi piloti camuni che hanno preso parte alla competizione hanno ben figurato, sia tra le vetture storiche, che tra le moderne, dimostrando, ancora una volta, l’affiatamento al motorismo sportivo di queste zone e l’attaccamento alla manifestazione, considerata da molti (e non solo camuni) una tra le più belle su suolo nazionale.
Il pubblico ha sicuramente apprezzato le gesta dei locali ed ha ricambiato, in modo colorito (e colorato), soprattutto nelle fasi di ridiscesa del “serpentone”, tra una manche e l’altra.
Disponibili le fotografie di ogni pilota, su richiesta
C’è chi passa il giorno di ferragosto in giardino a fare grigliate di carne o pesce, chi in piscina, chi su una sdraio a prendere il sole e chi, invece, ne approfitta per fare un giro in auto, un bel tour della Valcamonica e della Val di Scalve.
Detto, fatto. Io ed alcuni amici del “106Rallye.it Club Italia” ci siamo organizzati qualche giorno prima e il 15 agosto, di buon’ora, ci siamo ritrovati nel parcheggio del cimitero di Malegno, “zona calda” solitamente adibita a paddock, in occasione del Trofeo Vallecamonica “Malegno-Ossimo-Borno”, quest’anno purtroppo non andato in scena a causa del Covid19.
Un bel gruppetto di auto, composto da Peugeot 106 Rallye prima e seconda serie, con un’intrusa di lusso, la bellissima Opel Corsa A GSi nera di Andrea Bossuto.
I nomi dei partecipanti, come a voler fare l’appello…anzi, meglio, quasi a voler leggere l’elenco iscritti:
Matteo Kogliodima e Valentina Nurisso su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Nicola Bonetti sempre su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Stefano Celadon su Peugeot 106 Rallye 1600cc 16V, Maurizio Magri e Veronica Andreolli sull’altra Rallye 16V presente, Alessandro Cella e Silvia Corradino sull’ultima 106 Rallye 1300cc della “spedizione” e, appunto, Andrea Bossuto ed Elisa Pacchiardo sulla Opel Corsa di cui sopra.
Abbiamo “preso il via” dalla partenza della “Malegno-Borno” e abbiamo affrontato i quasi nove chilometri che fanno da palcoscenico alla mitica gara in salita, un bellissimo nastro d’asfalto che collega i due comuni, attraversando anche l’abitato di Ossimo, altro comune interessato dalla cronoscalata e fucina di piloti locali dal piede molto pesante, che, nel corso degli anni, si son dati battaglia e continuano a sfidarsi tra tornanti ed allunghi della Strada Provinciale 5, sempre alla ricerca del miglior tempo cronometrato.
Oltrepassata la zona del “parco chiuso”, solitamente allestita all’Edil Partì di Borno, abbiamo scollinato dopo Croce di Salven, proseguendo verso Paline, affrontando alcuni tratti in discesa di speciali rally che, negli anni novanta, venivano affrontati nel senso di marcia opposto, e sconfinando poi nella provincia Bergamasca.
Arrivati a Dezzo di Scalve, abbiamo svoltato in direzione Colere, dove ci siamo fermati per sgranchire le gambe e scattare qualche foto di gruppo.
Ripartiti, abbiamo attraversato la Val di Scalve e i paesi di Teveno, Bueggio, Vilminore, Vilmaggiore, Barzesto e Schilpario, spingendoci ad affrontare il bellissimo Passo del Vivione, caratterizzato dalla sua sede stradale molto stretta e tortuosa.
Arrivati al rifugio del passo, situato a 1827 metri di altitudine, ci siamo fermati per il pranzo, apprezzando le specialità della buona cucina locale.
Dopo mangiato, recuperate le vetture, siamo ripartiti, percorrendo il tratto di strada che dal passo scende verso Forno Allione, paese della Valsaviore, situato in medio-alta Valcamonica.
Da qui, abbiamo affrontato la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola, più comunemente ed affettuosamente chiamata, dagli abitanti camuni, “superstrada” o semplicemente “super”.
Usciti a Cividate Camuno, abbiamo ripercorso parte della strada del Trofeo Vallecamonica, fino al bivio di Lozio, dove ci siamo fermati per l’ultima sosta fotografica, prima di riprendere la marcia in direzione Villa di Lozio ed affrontare la stupenda Strada Provinciale 92, una volta campo di battaglia nel “Campionato 2 Litri Coppa Italia” e, nella storia più recente, palcoscenico prima del “Rally Ronde ACI Brescia – Memorial Gian Mario Mazzoli” e poi del “Camunia Rally” edizione 2019.
Per non venir meno poi alla tradizione, la serata si è conclusa…con una grigliata di carne a Villa di Lozio!!
Una giornata bellissima, nella splendida cornice naturale offerta dalle mie montagne, il tutto condito da amici speciali, auto stupende e ottimo cibo.
Nel fine settimana del 5/6/7 aprile è andata in scena la 28° edizione della “Salita del Costo”, la prima per il sottoscritto, valida per il TIVM Nord.
Quest’anno, difatti, ho deciso di prendere parte alla gara, così da provare a misurarmi anche al di fuori della Valcamonica.
La giornata di venerdì è stata caratterizzata dalla pioggia continua, che, assieme a quella dei giorni precedenti, ha bagnato pesantemente tutto il tracciato.
Sabato, nonostante non piovesse più ormai dal venerdì sera, le condizioni dell’asfalto non sono cambiate e la Direzione ha dichiarato “gara bagnata”.
Sulla mia Peugeot 106 Rallye ho montato le gomme semislick, con le quali ho sempre corso anche negli anni precedenti.
La scelta, seppur obbligata, non ha pagato, in quanto ho effettuato un testacoda al primo tornante, che mi ha fatto perdere molto tempo, e sono incappato in una toccata nel guard rail poco dopo: altro tempo perso e un po’ di danni alla fiancata sinistra della vettura.
Da metà manche al parco chiuso, la visibilità, oltretutto, è diventata scarsa, a causa di una forte nebbia causata dall’umidità.
Per la seconda manche, nonostante l’asfalto andava via via asciugandosi, non ho azzardato a montare le gomme slick nuove, sbagliando, a differenza invece dei miei avversari di classe.
Ho mantenuto le semislick della mattina, che mi hanno portato ad effettuare un altro testacoda e a guidare, per tutta la prova, in “punta di dita”, come se mi muovessi sul sapone: una tenuta pessima e la sensazione di “galleggiamento” continuo hanno caratterizzato negativamente anche questo mio passaggio.
La domenica, invece, è stata maggiormente all’insegna dell’asciutto: ho deciso immediatamente di montare le gomme slick e, già dopo poche centinaia di metri, mi sono reso conto della tenuta ottima della vettura, niente a che vedere con le sensazioni negative percepite il giorno prima.
Peccato aver effettuato un solo passaggio la domenica, non avendo potuto prendere alcun riferimento il giorno prima, né a livello di gomme, né a livello di traiettorie.
Mi ritengo, in ogni caso, soddisfatto, nonostante il tempo cronometrato non sia stato dei migliori.
Per poco più di tre secondi ho mancato il terzo posto.
Mi sono comunque divertito, ho corso, ho portato al traguardo la macchina quasi intatta.
Il mio obiettivo, come sempre, è quello di prender parte alle gare e, di volta in volta, migliorare le mie prestazioni precedenti. E poi, ovviamente, se ci scappa anche il piazzamento, non lo si rifiuta.
Tutto sommato, quindi, un fine settimana positivo, con la giornata di domenica che è riuscita a ribaltare le sorti iniziali e a farmi ripartire verso casa con il sorriso sulle labbra.
Un grazie di cuore ad Alessandro Leidi e a suo zio Angelo Franzoni della EFFELLE che, la domenica mattina, mi hanno raggiunto ed assistito.
Fantastici, come sempre!
Un grazie agli amici che sono passati per un saluto e per fare quattro chiacchiere, anche da lontano, facendosi parecchi chilometri.
Un gesto molto apprezzato!
Così come a quelli che avrebbero voluto essere presenti, ma non hanno potuto, e mi hanno espresso comunque la loro vicinanza.
Ed infine, non per ordine di importanza, un ringraziamento particolare ai miei nuovi amici aquilani Massimiliano Angelucci, suo figlio Leonardo che ha corso nella mia stessa classe con una bellissima Peugeot 106 Rallye 16V nera, arrivando secondo di classe, e alla sua ragazza Martina.
Un’altra bellissima nota positiva di tutto il fine settimana!
Di seguito, il camera car della manche della domenica e alcune immagini del fine settimana.
Nel fine settimana del 23 e 24 settembre è andata in scena la 2° Edizione del Memorial Franco Ghirardi “Piastrella”.
La manifestazione si è svolta in alta Valcamonica.
Di carattere non competitivo, il “raduno dinamico” si è svolto su cinque manches cronometrate, due il sabato e tre la domenica.
Ai partecipanti è stato comunque assegnato, prima della partenza, un tempo imposto, come si conviene nelle gare di regolarità.
Numerosi i partecipanti, tutti a bordo di vetture sportive e da gara, alcune delle quali addirittura ex-ufficiali.
Tra le molte presenti, sicuramente da citare la Peugeot 206 WRC dell’industriale camuno Felice Ducoli, specialista di rally, la Ford Escort Cosworth Martini appartenuta a Franco Cunico e alcune Formula Gloria.
In rappresentanza del gruppo http://www.106rallye.it gli amici Nicola Bonetti, a bordo della sua Peugeot 106 Rallye 1300cc, e Francesco Vaira, alla guida della sua Peugeot 106 Rallye 1600cc 16V.
La manifestazione è stata molto ben organizzata, nonostante, appunto, non avesse titolo di validità.
In ogni caso, tutte le postazioni per il pubblico sono state messe in sicurezza ed erano presenti tutti i presidi necessari al pronto intervento, come in una “gara vera”.
Al termine dei passaggi, nel pomeriggio di domenica si sono svolte le premiazioni, rispettando l’ordine di arrivo dettato dalle penalità acquisite dai vari partecipanti, come succede appunto nelle gare di regolarità.
In conclusione, l’auspicio dei molti appassionati che questa appena svoltasi sia solo la seconda di una lunga serie di edizioni.
Nel corso dei mesi ho sempre costantemente ricevuto gli aggiornamenti scritti e fotografici relativi agli sviluppi del lavoro svolto dalla EFFELLE.
Spesso mi è capitato di recarmi anche di persona per verificare i frutti della manodopera, assolutamente non per mancanza di fiducia, ma per poter godere, alla sola vista, di questa “creatura” che, pian piano, stava crescendo. Continua la lettura di La macchina – Dal battesimo alle prime gare→
…l’inizio della cura “targata” EFFELLE – il Rollbar
Ultimato il lavoro di mia competenza, una domenica mattina i due amici, dalla Valcamonica, sono venuti a Milano a ritirare l’auto con il carrello.
Dopo qualche peripezia nel far uscire la vettura dal box guidandola senza sedili e servendosi solo di un secchio rovesciato sul quale il sottoscritto si è seduto, rischiando di sfondare un paio di box adiacenti, una volta schiacciatosi e venuto meno l’appoggio di fortuna, la vettura è stata caricata, ben legata ed assicurata, ed è partita alla volta di Ossimo Inferiore.
Il loro intervento, massiccio, è iniziato fin dall’inizio.
Dopo avermi consigliato un artigiano piemontese, GIROLA, per la parte rollbar, mi sono occupato personalmente di contattarlo e, pattuito il prezzo e il pagamento, ho fatto recapitare la centina direttamente a casa di Alessandro, il quale, nei giorni successivi, ha iniziato, dopo un attento studio, le operazioni di assemblamento della “gabbia”. Continua la lettura di La macchina – il Rollbar→
A darmi una mano in questa mia avventura hanno contribuito anche alcuni amici e parenti, i quali hanno voluto credere in me e nella mia passione iniziata molti anni fa.
Parlo di amici e parenti, non mi piace particolarmente limitarmi alla parola sponsor, a mio avviso troppo “fredda” e “distaccata” se presa singolarmente, senza una spiegazione e motivazione alle spalle.
Grazie anche a loro ho infatti potuto prender parte alle mie prime edizioni non da spettatore della salita Malegno-Ossimo-Borno e a pubblicizzare, attraverso l’applicazione di adesivi sulla mia auto, le loro attività.
Dal mio canto, ho chiesto l’aiuto economico a parenti ed amici della Valcamonica, in modo da portare, con orgoglio, i colori della loro terra (e per metà anche mia) sulla vettura nelle gare di casa e, soprattutto, per suscitare l’interesse degli spettatori locali nella vista dei loghi e scritte, in modo da indirizzarli ad usufruire dei servizi da loro offerti, tramite la pubblicità.
In questo modo, oltre a divertirmi e a fare ciò che mi piace, spero vivamente di accrescere ulteriormente la loro popolarità sia facendomi “portavoce” dei loro colori tramite la mia vettura, sia attraverso questo sito internet.
Mi auguro, altresì, nel prossimo futuro di poter effettuare anche qualche gara al di fuori della Valcamonica, in modo da “sdoganare” anche al pubblico non camuno la conoscenza dei miei sostenitori.
Prima di andare a citare le singole attività, volevo ringraziare di cuore le persone che hanno contribuito, stanno contribuendo e vorranno contribuire in futuro ad aiutarmi in questa avventura.
Dal mio canto, prometto, come sempre, massimo impegno a tener alta la bandiera di chi mi sostiene.
Grazie a TUTTI!
…e ai lettori, buona visita dei siti dei miei sostenitori…cliccate sui link sotto le immagini!
Luglio 2014: il 27 del mese è l’occasione per provare la vettura su strada, per verificarne le doti sul suo naturale campo di battaglia, in base alle mie scelte e al tipo di preparazione effettuato.
La prova, in doppia manche non titolata, è andata in scena nel comune di Paspardo, in Valcamonica, provincia di Brescia, durante il 2° Trofeo della Castagna, organizzato da piloti locali.
La musica è completamente diversa rispetto alla pista: se il mese di giugno, in autodromo, potevo permettermi di osare e spingere maggiormente sul pedale del gas, grazie alle vie di fuga e spazi maggiori, su strada, tra muri e guard rail, bisogna avere più cautela, soprattutto all’inizio, da profani.
A complicare la faccenda ha dato una mano il meteo: mentre la manche della mattina è stata umida ma senza precipitazioni, nel pomeriggio, qualche istante prima della mia partenza, ha iniziato a piovigginare.
Di conseguenza, ho ridotto l’andatura, oltretutto per evitare di danneggiare la macchina inutilmente e per non far prendere troppa paura alla mia ragazza che mi sedeva a fianco.
Riguardando il cameracar (purtroppo l’unico che si è registrato è il secondo, relativo alla manche del pomeriggio), mi sono poi reso conto di dover migliorare moltissimo sotto vari aspetti: dal punto di vista delle traiettorie, della velocità nelle cambiate e, soprattutto, nel dover imparare a tenere entrambe le mani sul volante durante la guida!
La soddisfazione è stata però tanta: l’essermi divertito, l’aver passato una giornata intera accanto a persone fantastiche, a piloti, annusando il profumo di benzina, non ha prezzo.
Sono Maurizio Magri e nasco a Milano il 28 novembre 1983.
Fin da piccolo ho sempre nutrito la passione per tutto ciò che avesse delle ruote, nella fattispecie quattro e un motore a scoppio. I miei genitori e i miei nonni mi hanno spesso raccontato che, tra i miei primi discorsi e frasi di senso compiuto, durante il periodo della prima infanzia, c’erano i nomi delle vetture che riconoscevo per strada durante le passeggiate con loro.
Dispongo di alcune fotografie, scattatemi da mio papà quando avevo sei mesi, che mi ritraggono aggrappato al volante della sua Opel Kadett di allora.
Ricordo come un sogno le scorribande per i locali di casa o nel cortile della cascina dei miei nonni con il triciclo, indossando un secchiello in testa a mo di casco, oppure con un’automobilina rossa (rigorosamente Ferrari!) a pedali e, successivamente, man mano che crescevo, con la moltitudine di biciclette che ho avuto. Continua la lettura di Chi sono→
…dalle origini della passione alla messa in strada…