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DAL POLLAIO ALLA PISTA – PEUGEOT 106 RALLYE

Emozione pura, divertimento, lavoro e molta passione. Con queste poche parole si può riassumere il tanto lavoro svolto in quasi sei mesi di collaborazione con Davide Cironi e il suo staff, per la realizzazione della bellissima puntata, la prima della seconda stagione della trasmissione “Dal pollaio alla pista”, andata in onda in chiaro sul canale MotorTrend lunedì 30 agosto e che ha avuto come protagonista una bellissima Peugeot 106 Rallye 1600cc 8v.

Un primo contatto con Davide lo si era già avuto nel 2018, in occasione della donazione fatta dal nostro Club al museo Peugeot di Sochaux della Peugeot 106 Rallye nera, la “Fenice” appartenuta al nostro caro amico Alberto Schiavon.
A seguito della spedizione in Francia, era stato chiesto infatti di pubblicare un articolo, da noi scritto, che ne riassumesse i punti salienti, nella sezione dedicata sul sito Drive Experience, ricollegandosi anche al fatto che fosse stata provata proprio la stessa vettura, qualche tempo prima, dallo stesso Davide.

Successivamente, dopo una primissima proposta di collaborazione da parte del nostro club, avvenuta nell’autunno del 2020 (mentre la prima stagione era ancora in corso), lo stesso Cironi ci ha ricontattati verso la fine dell’anno, ricordandosi dello scambio di email precedente, sottoponendoci alcune idee in merito al suo progetto, dopo essere entrato in trattativa per il recupero di una Peugeot 106 Rallye.

Abbiamo accettato di buon grado, indirizzando i lavori verso la soluzione più in linea con la politica del nostro Club, ovvero il restauro della vettura e il ripristino della sua originalità, abbinati infine a particolari meccanici ed interni che la rendessero più divertente, pronta e pepata nell’utilizzo che farà Davide dell’auto ogni giorno, senza stravolgerne la natura e conservando il suo aspetto essenziale, spartano e sportivo.
Il progetto è stato discusso in prima persona con Andrea Bossuto, della BossAuto, punto di riferimento del 106Rallye.it Club Italia per la parte meccanica e tecnica, il quale si è occupato, per il periodo successivo, della realizzazione dello splendido esemplare andato in onda in tv.

Un venerdì sera di fine febbraio, dopo aver recuperato la 106 in Emilia Romagna, Davide è arrivato in provincia di Torino con il trasportatore e, dopo aver scaricato la vettura in officina, il giorno dopo si è iniziato a smontarla, svuotandola sia degli interni, che delle parti meccaniche.
Con gran sorpresa, ci si è subito resi conto della bontà della scocca, nonostante avesse passato gli ultimi tre anni abbandonata su un prato, alle intemperie e all’umidità.
Con i suoi pochi punti di ruggine, qualche botta qua e là e alcuni bolli sul tetto e cofano, dovuti alla grandine, la 106 ha preso subito la via della Carrozzeria Martini a Rosta (TO) per poter tornare bianca e luccicante.

Nel frattempo, con il passare dei mesi, il motore 1600cc 8v è stato completamente smontato, restaurato e preparato, adottando pistoni stampati specifici, testa, aspirazione e corpo farfallato della Rallye 1300cc (più performanti), un albero a cammes più profilato, un filtro ad aspirazione diretta ed un impianto di scarico sportivo, oltre ad una mappatura della centralina che facesse rendere al meglio tutte le modifiche apportate.

Relativamente alla parte ciclistica, ci si è affidati a Scalenghe Ammortizzatori Torino per la ritaratura dell’assetto originale, con impostazione più rigida e sportiva, il tutto abbinato ad un impianto frenante con dischi baffati e pinze freno e pompa maggiorate, oltre a testine di sterzo nuove in sostituzione di quelle usurate dall’utilizzo precedente, semiassi e tubi freno in treccia nuovi e leveraggi e castelletto del cambio su uniball.
Per quanto riguarda la rapportatura, si è preferito montare un cambio della Rallye 1.3, più corto e pronto nell’utilizzo sportivo.

Tornata la vettura dalla carrozzeria, sono iniziate le procedure di riassemblaggio meccanico.

Per gli interni, son stati montati due sedili fissi, completati da altrettante cinture di sicurezza a sei punti e un volante sportivo a sgancio rapido.

La moquette originale, così come il cruscotto e le varie plastiche abitacolo, sono stati accuratamente puliti con prodotti specifici e rimontati.

Esternamente, son stati sostituiti i due fari anteriori e i due retrovisori esterni con dei nuovi, il paraurti anteriore con uno originale, con l’alloggio delle due grigliette di areazione, riprodotte in stampa 3d dal nostro Club.
Sono stati inoltre montati quattro cerchi originali in ferro (gli stupendi “latta” bianchi) ed è stata applicata la tradizionale livrea Peugeot Sport, anch’essa fatta rifare dal nostro Club, in tutto e per tutto identica a quella marchiata Peugeot che, fino a qualche anno fa, si trovava in concessionario ed era il segno distintivo delle versioni “arrabbiate” della 106.

Appoggiate le ruote per terra, l’auto è stata provata da Davide per un primo “shakedown” nella vie limitrofe alla BossAuto.
Successivamente, è tornata in officina per l’ultimazione e il montaggio delle ultime componenti estetiche e, ad inizio agosto, è stata provata in pista, all’Autodromo di Modena, dove Davide ha espresso in presa diretta, senza filtri, le emozioni che la piccola vetturetta d’oltralpe gli ha suscitato, grazie alle sue peculiarità, alla sua guida scattante e divertente.

Durante le fasi di lavorazione, i membri del Direttivo del Club hanno avuto la possibilità di conoscere in prima persona Davide Cironi e Francesco Colantoni, suo stretto collaboratore, nonché cameraman e “responsabile” delle bellissime immagini realizzate.
Ci si è trovati di fronte a due ragazzi genuini, diretti, spontanei e mossi da una bellissima passione, quella che accomuna un po’ tutti i soci del nostro club e, più in generale, gli appassionati di una categoria di auto che, purtroppo, diventa sempre meno presente nell’uso quotidiano e che va quindi preservata.

Con Davide e Francesco, oltre a lavorare gomito a gomito per le operazioni di ripresa “cinematografica” e lavorazioni sulla vettura, son state molte le occasioni di svago e di convivialità, anche a telecamere spente, durante le quali ci si è sentiti completamente a proprio agio, come tra vecchi amici.

Una bellissima esperienza durata sei mesi, un’ottima vetrina per il nostro Club e per la BossAuto.

Grazie a Davide Cironi che ci ha dato l’opportunità di vivere questa fantastica avventura, facendoci emozionare e far emozionare il pubblico, grazie a tutti i soci che ci hanno sostenuto, non appena resa pubblica la notizia della messa in onda e nei giorni successivi la trasmissione della puntata, grazie a tutti i ragazzi del Direttivo del Club, primo su tutti Andrea Bossuto, che si è messo in gioco, ha affrontato la “sfida” ed è uscito a testa alta da questa bellissima esperienza, preparando una tipologia di auto che gli accende il cuore e che è il collante che unisce, a doppio filo, ogni membro di questo bellissimo gruppo di appassionati, senza la quale tutta la nostra storia non sarebbe stata possibile.

 

L’arrivo a casa

Dopo l’ultimo fine settimana tra le montagne camune, la Delta Integrale 16v ha preso la via di casa, destinazione il mio box.

Per i primi giorni l’ho ricoverata nel secondo box, quello singolo, di “servizio”, nel quale macchina e carrello sono entrati di misura e la serranda si è chiusa per due dita (letteralmente!!).

 

Qualche giorno dopo ho fatto cambio di alloggio, “relegando” (con un po’ di dispiacere, lo ammetto!) la Peugeot 106 Rallye che uso per correre in salita sul carrello e trasferendo la Delta nel box più grande, quello che io considero la mia “officina”, la mia seconda casa.

Qui, ho iniziato a svuotare l’auto degli interni, così da poterli catalogare, verificarne la bontà e poter agevolare nel compito di “alleggerimento vettura” Andrea (BossAuto  http://www.bossauto.it), al quale ho deciso di rivolgermi ed affidarmi per le operazioni di ripristino e restauro meccanico e di carrozzeria.

Nel frattempo, su segnalazione di Alessandro, sono andato a visionare un’altra Lancia Delta, in allestimento 1.6 GT i.e., destinata a fare da eventuale donatrice alla mia per quanto riguarda alcune componenti: difatti, le Delta prodotte sul finire della serie, anche nelle connotazioni più “civili”, venivano comunque impreziosite con particolari dell’allestimento comuni alle “sorelle più muscolose”, oltre, comunque, a condividere molte altre parti, come il cruscotto, pannelli porta e plastiche varie degli interni.

Anche in questa occasione, l’affare si è concluso e, qualche giorno dopo, mi sono impadronito anche della GT; Alessandro, ironizzando sull’operazione, ha sottolineato il fatto che mi sia portato a casa due Delta in meno di un mese, un record!

La mattina del 12 ottobre, di buon’ora, son partito alla volta della Brianza e ho ritirato la seconda Delta, dirigendomi poi direttamente a Rosta, in provincia di Torino, dove Andrea e gli amici mi attendevano, impazienti di darmi una mano a “cannibalizzare” la donatrice.
La sera, con un bel po’ di plastiche smontate dalla Delta, son ripartito verso casa.

 

Le due settimane successive mi son servite, nei ritagli di tempo, per finire di svuotare l’Integrale 16v.
I sedili e i pannelli porta sono stati affidati alle sapienti mani di Luca, il quale, con la collaborazione del suo tappezziere, provvederà a farli restaurare e rivestire, andando a sostituire i tessuti e l’alcantara ove sbiaditi, rovinati e strappati.

 

Nel fine settimana a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, invece, ultimo di libertà pre-seconda chiusura per Covid19, ho trasferito l’Integrale 16v a Rosta, alla BossAuto, così che Andrea potesse iniziare a controllarla, sia meccanicamente che di carrozzeria.

 

Dopo un primo esame superficiale, il quale non ha evidenziato vizi gravi, solo grazie ad un’analisi più attenta si è potuta constatare, purtroppo, una problematica importante alla scocca, la quale, tempo addietro, era stata raddrizzata, a seguito probabilmente di un’uscita di strada con conseguente probabile capottamento. Lo si è potuto notare dal montante anteriore lato passeggero, leggermente più basso di quello lato guida, e del profilo del tetto, più spiovente a sinistra rispetto a destra.
La notizia, arrivatami giovedì 5 novembre, mi ha abbastanza spiazzato, anche perché, fino a quel momento, avevo sempre riposto tutte le mie speranze e la mia fiducia proprio nella bontà del telaio.

Di seguito, alcune immagini che, ad un occhio attento, dimostrano la piega diversa del tetto a destra e a sinistra:

 

Un altro lavoro, sicuramente non preventivato, si è aggiunto così alla già lunga lista: la messa in dima, su piano di riscontro.
Con l’occasione, si procederà a rinforzare la scocca nelle zone più delicate, a prescindere dalla botta presa.

[continua…]

Amore a prima vista

Lancia Delta, in tutte le sue varianti e variabili, quanto si è detto, quanto si è scritto, quanto si è letto.
La vettura due volumi, nata come auto di famiglia, destinata poi, nel corso degli anni, attraverso le varie evoluzioni, a diventare un vero e proprio mito, sia tra gli amanti dei rally e delle corse, sia tra i collezionisti di tutto il mondo.
Ambitissima, ricercatissima, sicuramente sopravvalutata economicamente, quest’auto è il sogno nel cassetto di moltissimi appassionati. Continua la lettura di Amore a prima vista

Automobilismo d’Epoca – Automotoretrò 2019

Sul numero di Marzo 2019, ancora una volta la Redazione di Automobilismo d’Epoca ha omaggiato me e gli amici di 106Rallye.it con un piccolo resoconto relativo alla nostra partecipazione alla Fiera Automotoretrò di Febbraio 2019, svoltasi a Torino presso il Lingotto.
Come sempre, un ringraziamento alla rivista per darci spazio e far pubblicità al nostro gruppo, sempre maggiormente in crescita, in termini di “adepti” e di attività.

Di seguito, un’immagine della pagina:

Automotoretrò – 31/01 – 03/02/2019

Grande successo per i ragazzi di www.106rallye.it alla loro prima partecipazione all’Automotoretrò, giunto alla sua 37° edizione.
Un’ottima vetrina quella offerta dal salone del motorismo d’epoca, uno dei più importanti su suolo nazionale, svoltosi, come di consueto, presso lo spazio espositivo del “Lingotto” a Torino.

Nonostante il piccolo stand a disposizione, il gruppo non ha certamente mancato nell’esporre e proporre i frutti del costante lavoro svolto, per pura passione e non come professione.

In bella mostra, la stupenda Peugeot 106 Rallye 1600cc 16v di Stefano Celadon, vettura del 2003, da lui acquistata nel 2006 , completamente originale e in condizioni impeccabili.
E’ stato deciso di esporre questo veicolo per celebrare i vent’anni della nascita del modello Rallye 16v che, dal 1999, ha “unificato” le precedenti versioni di 1,6 litri, la Rallye a 8v e la GTi a 16v.

Oltre alla vettura, numerosi gadgets ed accessori facevano da cornice allo stand, come la riproduzione esatta delle livree della prima e seconda serie della 106 Rallye, partendo dalle originali Peugeot, oltre ad accessori in pelle realizzati dall’artigiano veneto Gabriele, di Vigonovo, per terminare, infine, con le polo ricamate con il logo societario di 106rallye.it

Alcune immagini dello stand e di parte del gruppo dei ragazzi:

Molta l’affluenza di pubblico, fin dal giovedì, con una concentrazione maggiore durante i due giorni del fine settimana, così come tanto è stato l’interesse per l’automobile esposta e per l’attività del gruppo che, piano piano, sta crescendo sempre maggiormente, grazie anche alla forte presenza di “seguaci” sui social network (Facebook ed Instagram) ed agli iscritti direttamente al sito www.106rallye.it

Intorno alle ore 17.00 della domenica, il direttivo del gruppo ha organizzato anche una diretta Facebook, con un video nel quale sono state descritte le peculiarità del propulsore a 16v, nonché esposti ed argomentati pregi e difetti del modello.

Ottima occasione, questa, per pubblicizzare anche la nuova e futura attività di Andrea Bossuto, uno dei punti di riferimento del gruppo, soprattutto per la parte meccanica, di consulenza e ricambi per vetture d’epoca e moderne.
La “BossAuto”, con sede a Rivoli (TO), appunto, avrà, nell’imminente prossimo futuro, questo obiettivo, per molti aspetti legato a doppio filo proprio con 106rallye.it, e cioè quello di dare assistenza a coloro i quali desiderino intraprendere un restauro su una delle loro vetture, più o meno “attempate”, oppure semplicemente per un consiglio su una riparazione, un aggiornamento o un aiuto nello scovare e, perché no, magari salvare dalla rottamazione un’auto che, invece, potrebbe “dire ancora la sua”.
Per maggiori informazioni  http://www.bossauto.it

Più in generale, visto il successo riscontrato in occasione di questa fiera e in precedenti occasioni analoghe, il gruppo non esclude l’ipotesi di partecipare, a maggio, anche alla fiera “Verona Legend Cars”, altro importante palcoscenico dedicato al settore.

Altre foto della fiera: