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Giro della Vallecamonica e Val di Scalve, 15 agosto 2020

C’è chi passa il giorno di ferragosto in giardino a fare grigliate di carne o pesce, chi in piscina, chi su una sdraio a prendere il sole e chi, invece, ne approfitta per fare un giro in auto, un bel tour della Valcamonica e della Val di Scalve.

Detto, fatto. Io ed alcuni amici del “106Rallye.it Club Italia” ci siamo organizzati qualche giorno prima e il 15 agosto, di buon’ora, ci siamo ritrovati nel parcheggio del cimitero di Malegno, “zona calda” solitamente adibita a paddock, in occasione del Trofeo Vallecamonica “Malegno-Ossimo-Borno”, quest’anno purtroppo non andato in scena a causa del Covid19.

Un bel gruppetto di auto, composto da Peugeot 106 Rallye prima e seconda serie, con un’intrusa di lusso, la bellissima Opel Corsa A GSi nera di Andrea Bossuto.
I nomi dei partecipanti, come a voler fare l’appello…anzi, meglio, quasi a voler leggere l’elenco iscritti:
Matteo Kogliodima e Valentina Nurisso su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Nicola Bonetti sempre su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Stefano Celadon su Peugeot 106 Rallye 1600cc 16V, Maurizio Magri e Veronica Andreolli sull’altra Rallye 16V presente, Alessandro Cella e Silvia Corradino sull’ultima 106 Rallye 1300cc della “spedizione” e, appunto, Andrea Bossuto ed Elisa Pacchiardo sulla Opel Corsa di cui sopra.

Abbiamo “preso il via” dalla partenza della “Malegno-Borno” e abbiamo affrontato i quasi nove chilometri che fanno da palcoscenico alla mitica gara in salita, un bellissimo nastro d’asfalto che collega i due comuni, attraversando anche l’abitato di Ossimo, altro comune interessato dalla cronoscalata e fucina di piloti locali dal piede molto pesante, che, nel corso degli anni, si son dati battaglia e continuano a sfidarsi tra tornanti ed allunghi della Strada Provinciale 5, sempre alla ricerca del miglior tempo cronometrato.

Oltrepassata la zona del “parco chiuso”, solitamente allestita all’Edil Partì di Borno, abbiamo scollinato dopo Croce di Salven, proseguendo verso Paline, affrontando alcuni tratti in discesa di speciali rally che, negli anni novanta, venivano affrontati nel senso di marcia opposto, e sconfinando poi nella provincia Bergamasca.
Arrivati a Dezzo di Scalve, abbiamo svoltato in direzione Colere, dove ci siamo fermati per sgranchire le gambe e scattare qualche foto di gruppo.

Ripartiti, abbiamo attraversato la Val di Scalve e i paesi di Teveno, Bueggio, Vilminore, Vilmaggiore, Barzesto e Schilpario, spingendoci ad affrontare il bellissimo Passo del Vivione, caratterizzato dalla sua sede stradale molto stretta e tortuosa.

Arrivati al rifugio del passo, situato a 1827 metri di altitudine, ci siamo fermati per il pranzo, apprezzando le specialità della buona cucina locale.

Dopo mangiato, recuperate le vetture, siamo ripartiti, percorrendo il tratto di strada che dal passo scende verso Forno Allione, paese della Valsaviore, situato in medio-alta Valcamonica.
Da qui, abbiamo affrontato la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola, più comunemente ed affettuosamente chiamata, dagli abitanti camuni, “superstrada” o semplicemente “super”.

Usciti a Cividate Camuno, abbiamo ripercorso parte della strada del Trofeo Vallecamonica, fino al bivio di Lozio, dove ci siamo fermati per l’ultima sosta fotografica, prima di riprendere la marcia in direzione Villa di Lozio ed affrontare la stupenda Strada Provinciale 92, una volta campo di battaglia nel “Campionato 2 Litri Coppa Italia” e, nella storia più recente, palcoscenico prima del “Rally Ronde ACI Brescia – Memorial Gian Mario Mazzoli” e poi del “Camunia Rally” edizione 2019.

Per non venir meno poi alla tradizione, la serata si è conclusa…con una grigliata di carne a Villa di Lozio!!

Una giornata bellissima, nella splendida cornice naturale offerta dalle mie montagne, il tutto condito da amici speciali, auto stupende e ottimo cibo.

Testo: Maurizio Magri
Foto: Veronica Andreolli

“Io e la mia auto” – Storia della passione, amore e dedizione per la piccola Peugeot 106 Rallye di Andrea Bossuto

Andrea Bossuto, di Rivoli (TO), classe 1990, è forse il proprietario del maggior numero di Peugeot 106 su suolo nazionale.
Difatti, ne possiede ben otto.Quattro prima serie Rallye 1300cc, di cui tre stradali e una in allestimento Gruppo N, due smontate per uso ricambi, oltre a due 106 seconda serie Rallye 1600cc 8V.Un amore nato nell’ormai lontano 2005, quando il fratello maggiore ha acquistato la sua prima Peugeot 106: una Rallye 1.3 prima serie, bianca.

Per Andrea è stato amore a prima vista, da quel giorno in lui è scattato qualcosa che lo ha portato, a distanza di anni, a diventantare un vero e proprio esperto del modello, punto di riferimento anche per i numerosi amici e conoscenti, anch’essi proprietari, che si rivolgono a lui per piccole riparazioni, restauri, assistenza, consigli e suggerimenti.

Compiuti i 18 anni, ha pregato il fratello di vendergli la vettura, allora non completamente originale dal punto di vista meccanico.
A seguito poi di un incidente, che, fortunatamente, non ha compromesso in modo significativo la vettura, la Rallye è stata completamente smembrata e portata a telaio, per poi essere ricostruita e rimontata con ricambi assolutamente originali e di serie, proprio come appena uscita dal concessionario.
Un’operazione sicuramente azzardata per l’epoca, quando le 106 si trovavano ancora a poco, quando, appunto, sarebbe valsa la pena comprarne un’altra, non incidentata; ma Andrea voleva proprio quella, la sua prima auto, voleva aggiustarla, sistemarla, utilizzarla nuovamente.

Il lavoro di riassemblaggio, fatto da lui in casa a tempo perso, è durato più di un anno, comprese le ore in verniciatura, fatta fare a terzi, ed è terminato nel 2010.

Questa vettura è anche lo splendido esemplare comparso nel servizio e sulla copertina del numero di agosto 2014 di Automobilismo d’Epoca.

Un punto di riferimento, Andrea, lo è anche per il neonato 106Rallye.it Club Italia, costituito ad inizio 2020, ma, di fatto, attivo sotto forma di gruppo già da inizio 2017: Bossuto aiuta il direttivo ed organizza, assieme agli altri ragazzi, eventi, raduni, incontri ed è il “mentore” dal punto di vista tecnico e meccanico.

Dalla sua, anche l’esperienza fatta proprio nel campo meccanico e motoristico, suo lavoro quotidiano, oltre all’enorme passione e alla gavetta fatta personalmente, nel garage di casa sua, durante le numerosissime giornate, fine settimana e serate spese sdraiato sotto le amate 106.
 
Andrea, a questo proposito, è riuscito in un’altra grande impresa, quella di realizzare un altro suo grande sogno: avere un’attività tutta sua, far diventare la sua passione anche una professione.
Difatti, da quasi un annoha dato vita alla BossAuto, una vera e propria officina, dove viene svolta l’attività di vendita di ricambi auto, di consulenza e consigli utili alla manutenzione e dove Andrea può prendersi cura delle sue vetture e di tutte quelle che gli vengono consegnate da amici e clienti, siano esse bisognose di semplici tagliandi di routine, oppure debbano subire importanti e completi restauri, come la bellissima Peugeot 106 Rallye rossa prima serie dell’amico Raimondo.Proprio questa vettura è stata protagonista di un’operazione di ripristino totale, durato un anno, che l’ha vista letteralmente risorgere dalle condizioni disastrose in cui versava al momento del suo arrivo presso la BossAuto, fino a diventare uno splendido esemplare completamente rivisto.
Una storia curiosa quella di questa 106: Raimondo ha conosciuto 106Rallye.it grazie a due filmati su YouTube, nei quali alcuni membri del direttivo comparivano davanti alle telecamere della trasmissione “Bobb Gear”, dopo aver portato in studio alcuni esemplari di Peugeot 106 per descriverne le pecularità di ognuno. Il ragazzo, affascinato da quanto visto e ascoltato e dal mondo di questa piccola vettura, che fino ad allora non conosceva, si è messo alla ricerca di un esemplare, trovandone uno appunto in condizioni non propriamente eccelse.

Successivamente, ha contattato il direttivo di 106Rallye.it e, parlando assieme a Bossuto, si sono decise le modalità di “affido” dell’auto e di restauro.In conclusione, facendo nuovamente un accenno alla BossAuto, si può quindi sostenere che, da “semplice” attività svolta nel garage e nel cortile di casa solo ed esclusivamente per l’amore e la passione nutriti per queste vetture, si sta arrivando ad un vero e proprio lavoro a tempo pieno: l’officina, ancora in allestimento, dispone già di due ponti per il sollevamento delle auto, di “caprette” per il sollevamento dei motori, di una sabbiatrice per le operazioni di sverniciatura profonda, di una spianatrice per le testate, di un sistema di diagnosi, di un trapano a colonna, di mole, di una pressa idraulica, di saldatrici e di tutta una serie di attrezzature tipiche per lo svolgimento di questo tipo di attività.
 
Altra grande passione, ovviamente, sono i rally. Al compimento dei 18 anni, non appena conseguita la patente di guida, Bossuto provvede immediatamente anche a fare la licenza, prima da navigatore (ruolo del suo iniziale debutto), poi anche da conduttore.

All’attivo, vanta oltre 30 gare.
All’inizio, Andrea debutta appunto sul sedile di destra, neanche a dirlo su una Peugeot 106 Rallye presa in affitto da un noleggiatore della zona, auto che corre ancora attualmente.
Successivamente, assieme al fratello, inizia a prepararsi “in casa” due vetture, in base ai regolamenti Gruppo A e Gruppo N, per poterle poi utilizzare e prendere parte a rally con lui, con la sua ragazza e con amici, per poi seguirle e gestirle in prima persona.
 
Questa competenza di carattere meccanico-sportivo viene anche trasferita su alcune auto di proprietà e di amici, andando, talvolta, ad apportare migliorie in termini di rendimento e di sicurezza alle vetturette del Leone Rampante, soprattutto su quelle prima serie, come l’adozione dell’impianto frenante a quattro dischi, oppure la sostituzione del propulsore con quello di cubatura maggiorata 1600cc.
Tornando al “motivo” iniziale che muove Andrea, da sempre, nelle sue scelte di vita professionale, c’è sempre “l’attrazione fatale” per queste macchine: come lui stesso ama raccontare, “è bello andare alla ricerca di automobili finite (nel senso di sfruttate fino alla fine, pronte ad esalare l’ultimo respiro) e farle rinascere, portarle a nuovo, come mamma Peugeot le ha fatte, piuttosto che trovarne di già fatte, pronte all’uso. Il gusto sta proprio nel portarle a casa, quasi irriconoscibili, smontarle tutte, reperirne i pezzi originali mancanti, sistemarne la meccanica, la carrozzeria, gli interni, apportando un restauro più o meno profondo, a seconda delle condizioni di ritrovamento della vettura. Il bello è la strada percorsa e la fatica fatta, per poi ottenere il risultato finale”.In conclusione, ad Andrea è stato chiesto se, arrivato a otto vetture Peugeot 106, si senta appagato, abbia raggiunto il suo “obiettivo” o manchi all’appello ancora qualche auto, prima di ritenersi completamente soddisfatto: “l’obiettivo è quasi completato, inizialmente il desiderio era quello di avere una Peugeot 106 Rallye prima serie per ogni colorazione (bianco, rosso e nero), e ci sono quasi riuscito. Mi manca la nera. L’auto preferita, tra quelle in mio possesso, è sicuramente la mia prima, la Peugeot 106 Rallye bianca,  completamente restaurata ed originale. E’ anche quella che, attualmente, uso meno e cerco di conservare e preservare il più possibile”.
Alla domanda “desidereresti completare la tua collezione con una versione 16 valvole del modello?”, Bossuto risponde deciso “no, al momento la versione a 16 valvole non rientra nei miei canoni, sono fedele alle versioni ad 8. Sicuramente, invece, un modello che avrei sempre desiderato avere nel mio garage era una Peugeot 205 Rallye o GTI. Da qualche mese ho “provveduto” anche ad esaudire questo sogno, portando a casa una versione Rallye prima serie, andando ad acquistarla fino in Calabria.
 

Una delle voci fuori dal coro in casa Bossuto, oltre alla Opel Corsa A Gsi e alla Renault Clio RS fase 1, è sicuramente la Renault 5 GT Turbo acquistata a Chivasso circa sei anni fa: anche su questa vettura, come sulla Peugeot 205 Rallye, Andrea sta provvedendo a “metter mano”, così da poterle riportare alle condizioni di originalità delle quali godevano non appena uscite dal concessionario qualche lustro fa.

8° Rally del Sebino (BG), 06/10/2019

Dopo quasi un anno, sono tornato a seguire un rally, domenica 6 ottobre 2019.
L’occasione si è presentata con l’ottava edizione del “Rally del Sebino”, svoltosi su due speciali, la “Rogno” e la “Val di Scalve”, da ripetersi tre volte ognuna.

Abbastanza ricco l’elenco partenti, nonostante le difficoltà, principalmente economiche, che affliggono negli ultimi tempi anche questa disciplina.
Tutte due ruote motrici, le vetture partenti si sono date battaglia, nell’unica giornata di domenica, sulle due prove, dopo aver effettuato lo shakedown il sabato sulla prova “Cerete”.

Le condizioni meteo sono state favorevoli e tutti i passaggi sono stati asciutti.

Al termine dei sei passaggi cronometrati, ha avuto la meglio il francese Cyril Audirac, navigato da Jessica James, che si è imposto, a bordo della sua Renault Clio S1600, mettendosi alle spalle l’equipaggio Bottarelli-Grimaldi, su vettura omologa, e il fortissimo Luca Tosini, navigato da Roberto Peroglio, giunti terzi assoluti su Renault Clio R3C.

Combattutissime anche le altre classi, che hanno visto sfidarsi i piloti “con il coltello tra i denti”, spesso prendendosi parecchi rischi.

Rammarico per il ritiro prematuro della coppia di amici Nodari-Sabbadini, che hanno accusato noie meccaniche alla Citroen Saxo Racing Start della EFFELLE Motorsport.

Nel complesso, un bellissimo fine settimana, che mi ha “visto protagonista” ancora una volta sul ciglio della strada, con la mia fidata macchina fotografica, ad immortalare i beniamini che, da quasi vent’anni a questa parte, mi fanno divertire in queste occasioni.

Un ringraziamento anche a Veronica, che mi ha seguito nuovamente in questa mia passione e ha potuto apprezzare, per la sua prima volta, le gesta degli “equipaggi da rally”, tra muri, curve e tornanti.

Di seguito, alcune fotografie della giornata, scattate sulla speciale “Rogno”, nelle località di Castelfranco e di San Vigilio:

Un weekend da Leone

Fine settimana all’insegna del profumo di benzina, talvolta additivata, quello andato in scena il 15 e 16 giugno 2019, per il “Weekend da Leone”.
Io e alcuni amici del gruppo 106rallye.it, infatti, siamo stati protagonisti della due giorni che si è svolta tra Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Il primo giorno, il raduno è stato maggiormente di natura statica: palcoscenico, l’Autodromo “Daniel Bonara” di Castrezzato (BS), nella splendida cornice offerta dalla Franciacorta.
Questa giornata, organizzata dal Club Storico Peugeot, denominata “Peugeot Insieme”, ha voluto richiamare presso la struttura i Club e Gruppi affiliati, con lo scopo di fare conoscenza tra “adepti”, mettere in mostra le proprie vetture, scambiare quattro chiacchiere e potersi “dare battaglia”, con “sfide all’ultima curva”, con i Go Kart presenti nell’impianto.
Parecchie le adesioni, numerose le vetture, accorse principalmente dal centro-nord Italia.
Un nutrito gruppo di appartenenti al nostro gruppo ha contribuito a rimpolpare “l’elenco iscritti” a questa giornata.
Ciliegina sulla torta, il podio delle gare di Go Kart, occupato quasi per la totalità dai ragazzi di 106rallye.it, fatta eccezione per la piazza d’onore.
Nel pomeriggio, è stata data la possibilità, per chi ne avesse avuto voglia, di provare la propria vettura in pista, lungo gli oltre due chilometri e mezzo di nastro d’asfalto.

Terminate le “operazioni” in autodromo, io ed alcuni dei ragazzi del nostro gruppo ci siamo trasferiti in Friuli Venezia Giulia, per partecipare alla seconda giornata del “raduno combinato”.
La domenica mattina, il ritrovo è stato a Maniago, alle 9.30, per dar vita all’ottava edizione del “Raduno Piancavallo”.
Numerose le vetture, circa venticinque, quasi tutte “youngtimer”, tra le più pepate e rinomate: Peugeot 106, Renault 5 GT Turbo, Fiat Uno Turbo, Renault Clio, ecc…
Dopo circa un’ora, arrivati tutti gli iscritti, la comitiva è partita con direzione Palabarzana e Barcis, così da ripercorrere alcune delle speciali del mitico rally.
Molto divertimento su queste strade di montagna, “pane quotidiano” di queste vetturette, che si sono sfidate, senza eccedere e nel pieno rispetto degli altri utenti della strada.
Arrivati a Piancavallo, piccola sosta per alcune fotografie e per quattro chiacchiere, si è poi ripartiti, questa volta in discesa, passando per Aviano, fino ad arrivare a Dardago, dove il raduno dinamico si è concluso, per lasciar spazio ad altre “capacità”: quelle degli stomaci dei circa cinquanta partecipanti, che si sono “sfidati” a colpi di forchetta al ristorante “Allo Chalet”.
Terminate le abbondanti libagioni, il gruppo di appassionati si è sciolto, per tornare alle rispettive abitazioni.

Nel complesso, uno splendido fine settimana, ben organizzato e ben riuscito, complice anche il meteo che, dopo oltre un mese di “monsoni”, ha iniziato finalmente a regalare qualche fine settimana degno di nota.

Un ringraziamento agli organizzatori delle due manifestazioni: il Club Storico Peugeot, per la giornata in pista del sabato; Loris Benedetti, per la giornata dinamica della domenica; i ragazzi del direttivo di 106rallye.it, per aver fatto da “collante” ed aver unito i due eventi in uno.
Un ringraziamento anche a Marco Costantini e alla sua FriulPromo che, ancora una volta, si è occupato della stampa degli adesivi del raduno domenicale ma che, purtroppo, causa impegni di lavoro, non è riuscito a prender parte all’evento.
Sempre presente e sempre attivo anche Andrea Bossuto, titolare della BossAuto, che, ancora una volta, è stato preziosissimo con i suoi consigli tecnici e suggerimenti ai numerosi partecipanti, nonché con la sua pratica e manualità per permettere ad uno dei partecipanti di rientrare a casa, dopo essere incappato in un problema meccanico nella giornata di domenica.

Un enorme piacere, per i ragazzi, aver potuto passare la domenica anche in compagnia di Ambra e Franco, i genitori di Alberto, il grande amico di tutti, prematuramente scomparso un anno e mezzo fa, ma che ancora vive nei cuori di tutti i suoi amici, sempre orgogliosi di ricordarlo e di rendergli omaggio.

Infine, non per ordine di importanza, un plauso a tutti i partecipanti, che hanno macinato centinaia di chilometri, per partecipare a questi eventi, tutti mossi da un “comun denominatore”: la passione per questo tipo di vetture.

Per il sottoscritto, primo raduno stagionale, in ottima compagnia personale, nel quale ho potuto riassaporare il bellissimo contesto di passione creato assieme agli amici e di far conoscere questo fantastico mondo a chi si è seduta accanto a me.

AutoMotoRetrò – 1-4 febbraio 2019

Nel fine settimana che va dal 1° al 4 febbraio io e gli amici di  http://www.106rallye.it saremo presenti ad Automotoretrò, una delle più importanti kermesse di auto d’epoca su suolo nazionale.

La fiera, come di consuetudine, si svolgerà nei padiglioni del “Lingotto”, una volta “quartier generale” di casa FIAT, oggi spazio dedicato alle più importanti e svariate manifestazioni espositive di carattere internazionale.
Automotoretrò, giunta al suo trentaseiesimo anniversario, sarà affiancata, per l’ottavo anno consecutivo, da Automotoracing, rassegna di auto sportive.
Il tutto, contornato da ampi spazi dedicati al mondo dei ricambi, alcuni dei quali ormai quasi introvabili.
 

Ogni appassionato delle due e quattro ruote, che hanno scritto importanti pagine della storia del motorismo, sia in termini di mobilità collettiva, sia in ambito sportivo, troverà in questa manifestazione “pane per i suoi denti”.

L’organizzazione ha accolto con entusiasmo la nostra richiesta di partecipazione, merito anche dei contatti con il Club Storico Peugeot e grazie soprattutto alla passione che ha visto trapelare dal nostro operato.
Questa cosa ci fa davvero piacere, in quanto iniziamo a vedere i frutti del duro lavoro portato avanti nel corso degli ultimi due anni, lavoro svolto con poche risorse economiche a disposizione, ma sempre con tantissima voglia di fare bene, spinti dal grande entusiasmo che ci lega a questo mondo e dall’amore che nutriamo per queste piccole vetturette.
 

Oltretutto, quest’anno ricorre anche il ventennale dalla nascita della versione Rallye 16V di Peugeot 106: quale più ghiotta occasione per festeggiare a dovere questa versione che, assieme alla 8 valvole e alla milletrè, contribuisce a riempire, ancora oggi, gli elenchi iscritti dei rally e gare in salita su tutto il suolo nazionale e non solo?

Vi aspettiamo numerosi a farci visita presso il nostro stand A40 al padiglione 2.

La “Fenice”: dalle ceneri, alla rinascita, alla consacrazione

Il caro amico Alberto Schiavon, in una fredda notte di fine gennaio ci ha lasciato, troppo prematuramente, lasciando sgomenti genitori, parenti, amici e conoscenti.

Per rendergli degnamente memoria e compiere un gesto in perfetto suo stile, io e i miei amici del gruppo www.106rallye.it , nei mesi successivi la sua dipartita, abbiamo pensato di riacquistare la Peugeot 106 Rallye 1.3 che lui stesso, anni addietro, aveva salvato dalla rottamazione, restaurandola completamente e dalla quale si era dovuto separare nel dicembre 2015, seppur con il desiderio, un giorno, di poterla riacquistare e riportare a casa.

La storia, purtroppo, ci insegna il contrario, in quanto Alberto non ha fatto in tempo a riprendersi la sua amata “Fenice”, come lui stesso amava etichettarla a seguito dell’estenuante lavoro di ripristino totale delle condizioni pari al nuovo.

Così, dopo aver contattato l’attuale proprietario della vettura e dopo aver organizzato una colletta per l’acquisto dell’auto, a luglio alcuni amici di 106rallye.it si sono recati a Roma, per il disbrigo delle pratiche di compravendita e per portare la “Rallye nera” a Rivoli (TO) ed affidarla alle sapienti mani di Andrea Bossuto, un altro grandissimo appassionato del modello del Leone Rampante, per una piccola rinfrescata e messa a punto.
In seguito si è passati a organizzare quella che si può considerare una vera e propria consacrazione dell’operazione, e cioè la trasferta oltralpe, fino a Sochaux, in Francia, con conseguente donazione del veicolo al Musée de l’Aventure Peugeot: il tutto, portando la “Fenice” in moto, sulle sue ruote, proprio come Alberto avrebbe desiderato.

“L’avventura” mia e degli altri ragazzi, per la due giorni francese, inizia di buon’ora il sabato (15 settembre), quando ci mettiamo in marcia alle porte di Torino, partendo alle cinque del mattino.
Attraversati al buio Piemonte e Valle d’Aosta, la prima fermata è stata sul Colle del Gran San Bernardo, per apprezzare lo splendido panorama e una splendida alba a 2473 metri di altitudine.

Dopo altre soste, il gruppo è arrivato a destinazione intorno a mezzogiorno, dove è stato accolto da Luca Gazzaretti, Responsabile operativo del Club Storico Peugeot Italia e da Fabrizio Taiana, segretario del Club Storico e da Xavier Crespin, direttore generale del museo.
Tra gli altri, presenti alla cerimonia e durante tutto l’arco del fine settimana anche Ambra, la mamma di Alberto, Giulio Marc D’Alberton (Responsabile comunicazione Peugeot Italia), il Club “Passione Peugeot”,  rappresentato dal Presidente Vittorio Imbriani. 

Dopo le presentazioni di rito e il pranzo presso la Brasserie interna al museo, gentilmente offerto dal Club storico Peugeot a tutti i ragazzi, nel primo pomeriggio si è svolta, nel piazzale antistante l’ingresso, la cerimonia ufficiale di donazione della vettura.

Un momento toccante, che ha suscitato la commozione dei presenti.
La vettura è stata portata davanti la scalinata, per le foto di rito, e per il passaggio di consegna definitivo nelle mani del Direttore Generale dell’Aventure Peugeot Xavier Crespin, prima di essere poi parcheggiata nel rimessaggio di casa Peugeot.

Da questo momento, la “Fenice” è patrimonio di tutti, destinata ad entrare a far parte della splendida e numerosissima collezione di cui dispone il museo e poter quindi essere esposta nei suoi saloni, assieme alla moltitudine di altre vetture storiche presenti.

Il pomeriggio è continuato con la visita guidata all’interno proprio di queste sale, con l’ascolto della storia della famiglia Peugeot, raccontata egregiamente da Fabrizio Taiana, storia che si snoda tra tre secoli.
Interessante apprezzare la moltitudine di oggetti e di creazioni nate dalle menti e dalle mani di questa famiglia: dai macinini, agli attrezzi da lavoro, alle biciclette, agli elettrodomestici da cucina, arrivando solo, durante l’arco del secolo scorso e nei tempi più recenti, alla realizzazione di autovetture.

Al termine del giro, tutti noi ragazzi siamo stati letteralmente calamitati dal salone dove sono esposte alcune delle vetture sportive che, nel corso degli anni, hanno tenuto alto il nome di Peugeot nelle varie discipline agonistiche: dai rally, alle gare di durata, ai raid, fino alla formula uno.

Il giorno successivo, la comitiva si è diretta a Terre Blanche dove, sempre guidata da Fabrizio Taiana e da due addetti madrelingua francesi, ha potuto visitare il Centro d’Archivio de l’Aventure Peugeot, uno dei più grandi archivi fotografici, di scritti, progetti, video e auto, lasciato per i posteri.

Impressionante, all’interno di questa ala, un vero e proprio magazzino, con tanto di scaffalature e bancali, nel quale sono contenute circa quattrocento vetture Peugeot, tra cui prototipi, auto di serie donate, vetture usate in film e spot pubblicitari, auto da competizione ex ufficiali, esercizi di stile e moltissimi altri esemplari.
Tutti modelli che, a rotazione, vengono poi trasferiti all’interno dei padiglioni espositivi, in modo da avere un continuo “ricircolo” di vetture.

Sul piazzale esterno antistante l’entrata, moltissime vetture pronte per essere battute all’asta che si sarebbe tenuta in tarda mattinata.

Terminata quest’ultima visita, abbiamo ripreso la strada verso casa, sicuramente soddisfatti per l’ottima riuscita del fine settimana e, soprattutto, orgogliosi del gesto portato a termine, in onore e memoria del nostro grande amico.
Ad ogni partecipante è stata consegnata una targa in replica a quelle montate sulla “Fenice” dono fatto dal direttivo del gruppo 106rallye.it.

Il ringraziamento ufficiale va a tutti coloro i quali hanno partecipato concretamente ed attivamente alla riuscita di questa splendida operazione, che rimarrà nella storia, siano essi riusciti a partecipare fisicamente all’evento o meno.
Grazie di cuore, a tutti quanti, nessuno escluso (club e persone fisiche) da parte di www.106rallye.it per la disponibilità, per il supporto economico, emotivo e morale. Con l’aiuto singolo di ognuno, la strada per il raggiungimento del fine è stata sicuramente spianata.
“FriulPromo” di Tolmezzo che si è preoccupata come sempre di adesivi, “Ennepi Targhe” di Trento per i Gadget, Andrea Bossuto per la messa a punto della macchina, l’agenzia “PortaLuri assicurazioni” di Torino , “Alpignano Coppe” per la realizzazione della targa inserita all’interno del veicolo, Francesco Romano per la realizzazione della caricatura di Alberto.

Grazie a Luca Gazzaretti, grazie a Giulio Marc D’Alberton e, soprattutto, ancora una volta, a Fabrizio Taiana, rivelatosi, come sempre, indispensabile con il suo prezioso aiuto nelle operazioni di contatto con il museo e di tutto quello che concerne l’operazione dal punto di vista burocratico e logistico.

Un grazie enorme ad Ambra Girotto, la mamma di Alberto, la quale, molto commossa e provata, ha partecipato a questo importantissimo evento, in memoria del figlio, in memoria della sua grandissima passione, che gli ha permesso, nel corso degli anni, di coltivare importanti amicizie, seppur lontane, ma, talvolta, mosse da un legame più che fraterno.
E un grazie anche a Franco Schiavon, il papà di Alberto che, causa problemi di salute, non ha potuto presenziare alla manifestazione.

E ora un grazie a te, Caro Amico Alberto, che, ancora una volta, sei stato collante del gruppo, sei riuscito a riunire i tuoi amici, accorsi da svariate parti d’Italia per te, per ricordarti, per renderti omaggio, per portare a termine un gesto in perfetto tuo stile: grazie, Alberto.

Senza di te, tutto resterà uguale, nulla sarà più lo stesso.

Di seguito, alcune immagini dello splendido fine settimana:

 

 

 

 

 

 

 

Slalom 7 Tornanti – 5 agosto 2018

Prima volta, per il sottoscritto, di fronte al palcoscenico di uno slalom.
In molti anni di altrettante corse seguite dal muro di una speciale o dalle tribune di un autodromo, mai ero incappato nella possibilità di seguire una corsa su strada con le famose “birillate”.

L’occasione si è presentata lo scorso fine settimana, il 5 agosto, data in cui è andato in scena lo “Slalom 7 tornanti”.
La competizione si è svolta su una porzione del tratto stradale nel quale, un mese fa, ha preso il via la Trento-Bondone, famosissima e rinomata cronoscalata, considerata “l’Università della Salita”.

Lo slalom, dopo un primo passaggio riservato ai piloti come ricognizione, si è svolto su altre tre manches cronometrate.

A prendervi parte, vetture dalle caratteristiche più svariate: da quelle storiche, a quelle più moderne mutuate dai rally, alle “variopinte” auto da slalom puro (telai a traliccio, carrozzerie di vetroresina e motori motociclistici), per terminare con i prototipi e vetture formula.

Di seguito, l’elenco partenti e le classifiche delle manches:
http://www.cronocarservice.com/index.php?option=com_content&view=category&id=846&lang=it

Qui sotto, alcune immagini della gara:

 

 

 

Automobilismo d’Epoca – 2° Rally della Solidarietà

Ancora una volta un ringraziamento da parte mia e di tutti i ragazzi di http://www.106rallye.it alla rivista Automobilismo d’Epoca e al suo Caporedazione, Francesco Pelizzari, per averci dato nuovamente spazio a seguito del “2° Rally della Solidarietà”, andato in scena il 9 aprile 2017.
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Automobilismo d’Epoca – 1° Raduno www.106rallye.it

Il primo raduno organizzato con gli amici di http://www.106rallye.it è stato organizzato per il 12 marzo e l’obiettivo è stato quello, oltre che di aggregazione, di rivivere e ripercorrere le strade una volta “calpestate” dalle vetture durante il Jolly Rally Valle d’Aosta.
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